Virtus Carano, il patron Emilio Di Tommaso apre il suo cuore ai tifosi



Il patron della Virtus Carano Emilio Di Tommaso

Cari amici, siamo emozionati e felici alla vigilia della grande sfida che opporrà la nostra Virtus Carano DOMENICA 20, alle ore 16,30, contro il celebre Gladiator, a Santa Maria Capua Vetere, nella finalissima dei play-off del girone A di Eccellenza. E tutto l´ entourage di questa piccola, ma enorme, realtà calcistica che 
in sole tre stagioni è riuscita nell´ impresa di arrivare a siffatto incredibile traguardo vi ringrazia dell´ affetto con cui avete seguito le maglie giallo-blù fino ad oggi. E vi chiede ancora di partecipare in massa ad una trasferta tanto impegnativa che rappresenta davvero la ´partita della vita´ per i nostri ragazzi. Ci auguriamo, anche grazie al vostro supporto, di superare pure questo ostacolo. Ma, qualunque sia l´ esito di una sfida improba, fra la corazzata Gladiator ed il vascello Carano, sin d´ ora ribadiamo l´ impegno a creare da domani un gruppo solidale di sportivi ed istituzioni che voglia, intorno all´ esempio della Virtus Carano, fondere le passioni calcistiche vicine di Sessa, Cellole, Mondragone….Per sancire un Comprensorio Aurunco-Domizio unico, che possa approdare in due anni alla serie D, se non alla Lega Pro. Non è un sogno, ma è una ipotesi concreta. E chiameremo la squadra con il nome di una città della civiltà romana, dispersa sul Massico, che non c´è più, ma potrebbe tornare romanticamente viva alla luce del calcio e dello sport. La chiameremo, per una autentica storia condivisa, ´Vescia´.
Grazie ancora, intanto, per il passato, il presente ed il futuro.


A seguito del polverone che si è alzato riguardo la proposta del patron Emilio Di Tommaso di chiamare Vescia la squadra del comprensorio domizio aurunco, pubblichiamo il commento scritto da un illustre professionista locale che fa chiarezza sull´argomento. Nonostante ciò, il patron Di Tommaso fa sapere che il nome Vescia è solo un´ipotesi vagliata dal suo staff ed è quindi aperto ogni dialogo affinchè venga scelto il nome più adatto per identificare il comprensorio domizio aurunco. 



TITOLO: Vescia
AUTORE DEL COMMENTO: Lucilio
Vescia, come raccontava Armando Serao su ´Rassegna Aurunca´, uno che 
amava il calcio come la cultura dei suoi luoghi, fu una delle cinque polis della Pentapoli aurunca, prima della distruzione romana. 
Non c´ è più Tito Livio a raccontare dove essa precisamente fosse, ma 
con buona verosimiglianza il suo insediamento era intuibile sulle colline del Massico verso Piedimonte. O, al massimo, più in alto di Suessa, verso Rongolise. Sul versante di Suio, come suggerisce un gentile interlocutore, su quel versante degli Aurunca Litora, vi era più realisticamente il nucleo di Ausonia.

 
 

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