Virtus Carano, Di Tommaso: “Il comprensorio non è un sogno ma un progetto realizzabile”



Il patron della Virtus Carano Emilio Di Tommaso

Al primo anno di Eccellenza la Virtus Carano ha raggiunto i play-off, ottimo risultato per una debuttante od ancor meglio per una matricola che quattro anni fa militava in Seconda Categoria. Da allora di cose ne sono cambiate e la compagine aurunca si trova a pochi passi dalla conquista della serie D. Sabato pomeriggio il Torrecuso è stata l’ultima vittima sacrificale di questa stagione che ha regalato tante emozioni alla frazione di Sessa Aurunca e che, si spera, ne riservi mille altre. Colmo di gioia per questa fantastica annata che deve ancora dare i suoi responsi definitivi, il patron Emilio Di Tommaso rivitalizza l’argomento che da anni continua a ripetere e che non smetterà mai di menzionare fino a quando non lo renderà realtà: “Lo dico da diversi anni oramai, dobbiamo costruire il comprensorio domizio-aurunco. Chiedo a tutti gli sportivi di Carano, Mondragone, Cellole e Sessa Aurunca di collaborare per formare la squadra che in futuro si chiamerà Comprensorio Domizio Aurunco e che può ambire tranquillamente al calcio professionistico. Nessuno mai avrebbe pensato in passato che Carano e Cellole avrebbero collaborato ed invece quest’anno grazie all’amministrazione comunale e gli sportivi di Cellole, capitanati da Achille Sauchella, i tanti contrasti passati sono stati dimenticati. Tendo la mano agli sportivi di Mondragone, città nella quale il mio più stretto collaboratore Paolo Filosa e Giuseppe Verrengia stanno lavorando senza freni, ed a quelli di Sessa Aurunca dove si è formata una dirigenza professionale di calcio. Con questa unità di intenti potremmo raggiungere mete insperate e concretizzarsi voli che ora sono pindarici. Dalla prima squadra al settore giovanile, il mio non è un sogno ma un progetto realizzabile”. Il noto imprenditore aurunco crede ciecamente nella realizzazione di questo progetto e chiede una prima risposta alla sua apertura già nella sfida play-off contro il Gladiator, sempre che il Monte di Procida non abbia esito positivo per il ricorso presentato per la posizione irregolare di Giuseppe Rosi nella sfida vinta dal Progreditur Marcianise per 2-1 all’ultima giornata che ha condannato i procidani all’annullamento dei play-off: “Sono venuto a conoscenza di questo ricorso ed attendo il responso della Commissione disciplinare. In attesa di sapere ciò la squadra si sta allenando allegramente in modo tale da giungere carichi per la sfida contro il Gladiator. Al “Piccirillo” attendo una massiccia riposta dei tifosi della zona aurunca-domizia; per quell’occasione spero che gli sportivi di Mondragone, Cellole e Sessa Aurunca formino un’unica grande schiera con quelli di Carano per dare sfoggio di sé davanti all’impeccabile e maturo pubblico sammaritano. L’importante è il bene del nostro territorio martoriato che possiamo portare in alto con i valori dello sport”.

Lo stretto collaboratore aurunco Paolo Filosa



error: Content is protected !!
P