La ‘Liberazione’ dai modaioli



I tifosi bianconeri in festa

La tappa numero 32 nel viaggio di Colore e Calore fa scalo al Palamaggiò per il turno infrasettimanale nel giorno della Liberazione. Pomeriggio per pochi intimi, innamorati, affezionati della canotta casertana visti i clamorosi vuoti sulle gradinate. Oggettivamente c’era da aspettarselo visto il giorno festivo ed il sole che ha consigliato qualche gita fuori porta, oltre al fatto di non avere un obiettivo da perseguire. Ma onore a questi incredibili 3372 (incasso 17.113 euro) che non hanno lasciato la Juve mai sola e che, anzi, sono stati l’uomo in più nel rovente ultimo minuto del match. E’ stata una sorta di ‘Liberazione’ dai modaioli che assiepano i gradoni della Reggia del basket. Premesso che non ho nulla contro costoro (che, si spera, almeno paghino il biglietto quando decidono di ricordarsi che la nostra città ha una squadra di basket), posso tranquillamente fare passerella e dare sfoggio di gioielli, pellicce e quant’altro (tanto basta fare un pò di struscio sul Corso o Via Mazzini), ma finalmente abbiamo rivisto in faccia chi ama questa maglia. Ok la giornata di festa, ok il ‘non obiettivo’, ok le gite fuori porta, ma la Juve ha bisogno della sua gente, anche di un aiuto economico (ovviamente solo tramite biglietto perchè la gente ha fatto anche troppo quest’anno), ha necessità di vedere quanti siamo per… poter vendere meglio il prodotto l’anno prossimo. Quindi, abbiamo visto, chi c’è, e ci sarà, e chi verrà solo se Caserta tornerà a vincere qualcosa o lottare per un traguardo di prestigio.
Osservato speciale numero 1, neanche a dirlo, era il grande ex Timmy Bowers diventato, all’ombra della Reggia, il capro espiatorio della non esaltante stagione passata. Per il ragazzo del Milwaukee c’è stata un’accoglienza ‘mite’, migliore di quanto potessimo immaginare. Qualche fischio, qualche applauso, nulla di straordinario: Caserta ha scelto la carta dell’indifferenza anche se, quando ha infilato la bomba nel primo tempo, si è beccato parecchi fischi, di rabbia principalmente.
Oltre ai soliti stendardi presenti, storicamente, in curva Ancilotto (tra i quali quello dedicato ai diffidati, c’era una piacevole novità, retaggio dell’ultima trasferta. Una scritta semplice ed essenziale per rimarcare il gemellaggio con la Fossa dei Leoni di Bologna. Un semplice FdL e IBN per sempre, griffato proprio dai leoni fortitudini (probabilmente è lo stesso che campeggiava, domenica pomeriggio, nel settore ospiti dell’Unipol Arena).
Infine, da segnalare, la presenza di una decina di valorosi tifosi veneziani che, nonostante la giornata di festa ed il lunghissimo tragitto, hanno scelto di restare al fianco della loro Reyer anche all’ombra della Reggia. Tranquilli e composti al loro posto, hanno tifato fino alla fine per la loro compagine in un clima di assoluta serenità. Un comportamento ottimo che è stato ‘premiato’ dalla corsa dei giocatori veneziani direttamente nel loro settore, a fine partita, per tributare loro un giusto e meritato abbraccio.




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