Domande senza risposte



Il presidente D'Anna

Non sono i risultati, peraltro deludenti, delle prestazioni settimanali a preoccupare la maggior parte degli sportivi marcianisani ma cosa ci riserverà l’immediato futuro visto che la società “vive” questo impegno in assoluta “scioltezza” quando dovrebbe porsi delle semplici domande e possibilmente darsi e dare delle risposte motivandone il contenuto. Domande banali come se essere all’altezza oppure no di programmare (parola grossa) un campionato vincente, oppure a chi affidare il timone di una ri-costruzione che dovrebbe partire da dirigenti capaci e conoscitori del territorio oltre ad avere competenza in sede di mercato e dal punto di vista della personalità.

Questi dovrebbero essere i punti cardini per una solida società e chi si fregia e si vanta della carica di presidente della squadra che rappresenta Marcianise ha il dovere di prenderne atto ed agire di conseguenza. L’abc per iniziare col piede giusto non può non passare da un riassetto societario che deve essere supportato da una base economica importante perché Marcianise è stanca di vedere “mezze società e mezze squadre” che rappresentano una città dal passato importante ma scomodo o ininfluente per qualcuno.



L’attuale società sarà all’altezza di tutto questo? Noi non ci crediamo e le nostre convinzioni sono dettate da 24 mesi di gestione che possiamo definire “allegorica tendente alla comicità”. Abbiamo ancora vivo il ricordo e le gesta del sinistro magico di Pasquariello giocatore oppure le prodezze balistiche di Albano (entrambi ex Rifo Sud) fino ad arrivare ai giorni nostri con Poziello, Innocenti e company. Quindi non chiedeteci di dare credito a chi deve ancora studiare la nostra storia calcistica.

Redazione Stirpe


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