Per fortuna ci sono i bottari



Poco pubblico al Palamaggiò domenica sera

La tappa numero 28 del viaggio di Colore e Calore si vive nel dormiente Palamaggiò, ah quanto ci manca risentire il ruggito del palazzetto bianconero, ormai diventato un salottino. Dispiace, parecchio. Purtroppo, eppure la sfida contro Roma, si sa, ha sempre un fascino particolare. L’abbiamo detto e ridetto in settimana, abbiamo speso fiumi di inchiostro e parole per far capire, ai meno attenti, che questo match ha un gusto diverso dagli altri vista la storica rivalità tra le due compagini. Una rivalità di tanti anni fa che, purtroppo, comporta sempre e comunque il divieto di trasferta per la tifoseria ospite. Ieri, purtroppo, non è stata fatta eccezione. Ad avere la meglio è stata la concomitanza della sfida di calcio tra Juventus ed Inter oltre alla giornata che ha consigliato, a molti, di fare una gita fuori porta. Oppure le parole dell’ex presidente Caputo (presente al palazzetto per la sfida) hanno avuto l’effetto boomerang di allontanare altre persone: l’ex numero 1 ha detto che i playoff non sono un obiettivo da raggiungere. Certo questa dichiarazione avrà tolto la voglia a qualcuno ma io, se fossi veramente tifoso, non mi farei scoraggiare da queste parole anche perchè, poi, la Juve in campo non ha regalato niente alla banda romana. Il conteggio finale dei presenti dice 3568 per un incasso di 19.322 euro. L’ambiente ha avuto un sussulto all’ingresso in campo della compagine capitolina subissata di fischi dai pochi casertani presenti in quel momento. Ma roba da poco se ripensiamo ai tempi andati dove il clima era rovente due ore prima del via ufficiale. Eh, da bimbo mi ricordo ben altri spettacoli: avevo le orecchie distrutte, i timpani fracassati, quando entravano i giocatori romani. Ieri, invece, solo tanti sbadigli, questa è una vera amarezza per chi, come me, ha qualche capello bianco e ricorda le sfide di un tempo. Ad allietare la serata di basket a Pezza delle Noci ci hanno pensato i Bottari (Nuova Compagnia Punto Esclamativo), famoso gruppo di musica popolare della nostra provincia. Hanno cominciato a scaldare i tamburi nel corso del pregara suscitando lo stupore di tutti i giocatori bianconeri che si stavano riscaldando, in particolar modo era Andrija Stipanovic quello maggiormente attento al suono emesso con uno sguardo che tradiva un certo interesse. Ma tutti hanno buttato un occhio ed un orecchio sotto la curva Ancilotto dove erano sistemati i musicisti popolari casertani. Per alcuni momenti, invece di essere immersi in un match di pallacanestro, è sembrato di essere per le vie ed i vicoletti della nostra terra sempre ricca di fascino e passione. Loro hanno vinto, almeno loro. Il resto fa venire parecchia tristezza. Bisogna risollevarsi non solo sulle lastre di legno, ma anche sugli spalti perchè, personalmente, ho ancora voglia di sentire il ruggito del Palamaggiò. Se desidero un salotto, vado in altre piazze.




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