Muay Thai: Raffaele Vitale responsabile della regione Campania



Un cintro di Muay Thai

«Quando Sabbatini (cordinatore nazionale) mi ha chiamato per chiedermi se m’interessava candidarmi, all’inizio pensavo fosse uno scherzo – dichiara il maestro – poi, quando ho capito che era vero mi sono sentito davvero onorato, il fatto che una persona così importante abbia pensato a me mi ha davvero lusingato. Essere scelto fra tanti in tutta la Campania ed essendo anche il più giovane oltre ad essere gratificante è davvero un bell’impegno. Mi hanno scelto per la mia correttezza, i miei sacrifici e per essere sempre stato fedele alla mia federazione FIMT. Ovviamente ho accettato la candidatura e quando Sabbatini mi ha richiamato e mi ha detto ‘vai sul portale della federazione che c’è un articolo su di te’ ed ho visto che ce l’avevo fatta è stata davvero una bella emozione. Voglio che in Campania la Muay Thai venga conosciuta di più e spero di gestire al meglio la cosa, m’impegnerò a portare avanti questo progetto con tutto me stesso. Ho iniziato questo sport a 15 anni – continua Vitale – ero 115 kg, adoravo leggere ‘La tigre Della Malesia’, ‘Il Corsaro Nero’ e altri libri, ma mio padre pur di farmi allenare me li avrebbe bruciati tutti. Arrivai nella palestra di Picirillo (maestro di Karate), a cui sono ancora molto legato e che reputo colui che mi ha dato le vere basi per iniziare, lo porto sempre nel cuore, una bellissima persona e quando salivo sul ring non combattevo solo per me ma anche per il mio maestro che era alle mie spalle e che aveva fiducia in me. è colui che ha insegnato ad andare in bicicletta chi adesso corre in Moto GP. Con lui sono stato 3 volte campione d’Italia, mi fece diventare 78 kg e visti i miei capelli lunghi mi chiamava ‘capucchione’, ero uno delle sue ‘pumte di diamante’, un uomo duro ma che mi ha insegnato cosa significa voler bene ai propropri allievi.
Messo piede in palestra sentii subito l’odore di sudore e vedevo persone che si picchiavano, pensavo quasi di essere allergico a quel posto, infatti dopo gli allenamenti tornavo a casa e pensavo ad altro, volevo mangiare e leggere – dice ridendo Vitale – Ho iniziato Legarmi a questo sport dopo il mio primo combattimento, quasi dopo 2 anni di allenamenti. Quelli sono stati gli anni più belli e da li non ho più potuto fare a meno di amare questo sport. Infatti, dopo che il mio maestro fu colpito dall’ictus, continuai ad allenarmi, nonostante altri maestri, nel mio garage sulle mattonelle fredde, con ai piedi due pai di calzettoni di spugna, tutto ciò fino a quando ho aperto la mia palestra. Altre persone a cui sono molto legato e che mi hanno dato tanto sono Brillante (pugilato) e Canova che ha fatto per me davvero molto».
Il 18 marzo ci sarà a Roma l’Hanuman Contest, dove Vitale parteciperà nella Muay Thai contatto pieno e senza protezioni.
«Il mio avversario – riferisce il maestro – ha 4 mondiali alle spalle e 2 europei, ha già vinto 2 titoli, è forte e non è da sottovalutare, anche se io sono molto tranquillo. Ovviamente mi sto preparando anche per i mondiali di Pisa, dove mi esibirò nel K1, anche se a me piace di più il clinch e le gomitate. Salgo sempre sul ring con entusiasmo e rispetto per il mio avversario, ovviamente nei limiti. Per me nella vita il rispetto è una cosa fondamentale, nella mia disciplina è pulizia tecnica, nella vita è non attraversare i confini».




error: Content is protected !!
P