I complimenti di Bernardi alla Juve dei miracoli



Virginio Bernardi

Tutto ha ripreso la strada della normalità. Dopo la settimana di pausa forzata per le Final Eight, la Juve ha ripreso normalmente la strada del campionato, la strada per la conquista dell’obiettivo finale con ormai un retrogusto di un qualcosa che potrebbe sapere anche di una ulteriore impresa. Finalmente la settimana della truppa di coach Sacripanti ha uno scopo ben preciso, quello di prepararsi all’arrivo e all’assalto della Cimberio Varese. Una sfida che potrebbe avere immediatamente un doppio valore. Da un lato una vittoria contro i lombardi potrebbe chiudere definitivamente la scenario legato alla salvezza – ancor di più se Dagli altri campi arrivano delle notizie più che interessanti in tal senso – dall’altra la stessa ipotesi di vittoria immetterebbe di diritto i bianconeri sul viale delle ‘prove libere’ per la qualificazione alla griglia di partenza giusta per i prossimi playoff. Non un impegno facile, ma il passato recente di Collins e compagni ha dimostrato che più sale il livello e la portata dell’impegno, più Caserta riesce a dare il meglio di se o meglio riesce ad andare oltre l’ostacolo di quello che è il valore assoluto attuale della squadra. Il tutto con un pensiero fisso. Il tutto con uno sguardo sempre a quella pagina web, al JC Wall che ormai ha catalizzato l’attenzione di tutti gli aficionados di Terra di Lavoro e non solo. Tanti i personaggi con un passato recente o lontano a Pezza delle Noci, che hanno voluto dare il proprio contributo e lasciare il proprio segno. Tutti capitanarti da Oscar e Nando Gentile, ma tra i quali c’è anche Virginio Bernardi che da Torino, dove era per seguire la manifestazione delle Final Eight, ha voluto esprimere la propria solidarietà, oltre ad aver comprato un pezzetto dello stesso muro a nome della sua nuova agenzia di Consulting&Management: «Credo chi ha avuto questa idea è stato una sorta di genio. Certo la paternità della stessa appartiene ad uno studente inglese, ma provare ad ambientarla anche a Caserta nel tentativo di trovare una soluzione e dare una mano alla società è davvero una cosa molto intelligente».

Quindi pensa che possa avere ancora un ottimo riscontro?



«Assolutamente si. Prima di tutto perché se si da uno sguardo in questo momento alla pagina per il muro dedicato alla Juve si evince come in un breve periodo di tempo si è riusciti a riempire tante piastrelle a dimostrazione ancora una volta, e sempre che ce ne fosse stato bisogno, che Caserta è una città che non abbandona mai questa squadra».

Lo ha fatto anche lei…

«Al momento ho comprato uno spazio sul muro a nome della mia nuova società, SportLab, ma a breve lo farò anche a titolo personale e quindi a nome mio e di mia moglie, primo perché sono casertano e secondo perché credo che sia io che mia moglie abbiamo dato e ricevuto tanto da questa squadra».

Situazione economica a parte, quale il suo giudizio sulla Juve che poi è scesa in campo fino a questo momento. Se l’aspettava cosi combattiva e con una situazione di classifica come quella attuale?

«C’è solo da fare dei complimenti a questa squadra. Un gruppo che ha vinto partite importanti, ma che non ha certo sfigurato quando sono usciti dal campo con una sconfitta sulle spalle. Ora hanno recuperato anche Righetti che qualche tempo fa era uscito dalle rotazioni per un problema fisico coincidente anche con un periodo difficile per la squadra che forse ha sofferto più la sua mancanza che quella di Stipanovic».

Era a Torino per le Final Eight, il suo giudizio?

«Diciamo che dal secondo giorno mi sono piaciute di più. Nel complesso si è trattato di uno spettacolo importante dal punto di vista del campo, un po’ meno sugli spalti. Vedere un palazzetto da 14000 posti semivuote in alcune giornate non è certo un bel vedere e credo che questo sia un qualcosa che dovrebbe far pensare».

Prima ha anticipato che ha comprato un pezzetto sul muro della Juve a nome della sua nuova società, ha compiuto dei cambiamenti dunque?

«Dal primo gennaio, infatti, i soci della Double B hanno preso direzioni differenti e la mia è stata quella sfociata nella nascita di SportLab dove sarò affiancato da Iacopini e Perazzetti e da una schiera di giovani e volti nuovi».

Pio Carfora


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