Virtus Carano-Savoia, la polemica continua sul mercato



I capitani del Savoia e della Virtus Carano Pasquale Ottobre e Gaetano Romano nella sfida dello scorso ottobre

Il big match con il Savoia non ha comportato il risultato tanto sperato dalla Virtus Carano del patron Emilio Di Tommaso, che voleva vincere a tutti i costi per continuare a mantenere vivo il discorso play-off e per riportare nella morsa degli spareggi anche la compagine bianco scudata. Il pareggio che ne è uscito fuori dall’incontro maschio di domenica pomeriggio mantiene a debita distanza il sodalizio aurunco dalla capolista (15 punti), ma procura un piccolo passo riguardo il distacco con il Gladiator (9 punti, in attesa che i nerazzurri recuperino il match con l’Isola di Procida). Con questo scenario, la Virtus è costretta a vincere domenica a San Giorgio a Cremano e sperare che il Savoia faccia lo stesso nella partitissima contro il Gladiator. In questo momento, quindi, le sorti play-off della truppa allenata dal tecnico Cosimo De Feo e del direttore sportivo Vincenzo Criscuolo sono nelle mani degli oplontini (premettendo che la Virtus Carano deve vincere sempre). La cosa è paradossale, visti i toni polemici tra le due società per quanto accaduto domenica pomeriggio, con il Savoia che accusa la dirigenza caranese di un’accoglienza intimidatoria nei confronti del presidente Raffaele Verdezza e del calciatore Salvatore Montaperto. La società caranese non ci sta, essa ha replicato in fretta dichiarando infondate le accuse, ed anzi, ha riportato l’attenzione all’accoglienza operata all’andata al “Giraud” quando l’allora allenatore Ciro Amorosetti ed il direttore sportivo Paolo Filosa furono trattati non certo in modo esemplare (per dire un eufemismo) dalla dirigenza oplontina (eventi completamente celati). Che la stagione tra le due formazioni sia legata a doppio filo lo si evince anche da altri due fatti che riguardano entrambe. In primis vi è il caso Gaetano Romano. Il forte calciatore a gennaio è passato al Savoia, dopo aver effettuato i primi quattro mesi a Carano, ma ha dovuto sospendere la sua nuova esperienza per un errore di svincolo fatto dalla società aurunca. Ad aumentare, poi, la vena polemica ci pensa l’affare Orazio Grezio. L’attaccante di Fuorigrotta è sempre piaciuto al Savoia ma in più di un’occasione ha negato contatti ed ha giurato fedeltà al clan del patron Emilio Di Tommaso. Ultime dichiarazioni in ordine di tempo sono state quelle rilasciate ad un’emittente televisiva torrese nelle quali egli ha affermato di essere fierissimo di giocare per una società come quella della Virtus Carano. Tanta carne a cuocere che ha accompagnato ed accompagnerà la stagione aurunca da qui fino alla fine. 




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