Orlando Ceglia, denucia: “Discriminati poichè napoletani”



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Oggetto: lettera aperta

Io sottoscritto Orlando Ceglia, nato a Caserta 11/05/1967 allenatore di Giovani Calciatori dal 1996 e allenatore UEFA B dal 2001, nelle vesti di Direttore Tecnico della FC Neapolis e tecnico degli Allievi Nazionali Professionisti  I^ e II^  divisione  nel girone F



Santa Maria a Vico 07/02/2012

E’ con enorme dispiacere che devo costatare, dopo trenta anni di calcio, che alcune spiacevoli situazioni continuano ad accadere. E’ molto grave che in un campionato giovanile, e per giunta nazionale, avvengono ancora episodi di “prevenzione culturale” ( per non usare termini più duri e gravi) da parte delle terne arbitrali nei confronti dei miei ragazzi e allenatore solo perché “napoletani” quando giochiamo fuori regione, o “ di Secondigliano” quando giochiamo in casa. La discriminazione cui sono sottoposti i miei ragazzi è diventata inaccettabile. Tutto questo al di là dell’effimero risultato sportivo: vincere o perdere non interessa, l’errore tecnico si può considerare anche una componente del gioco, la prevenzione, l’ingiustizia, e la maleducazione no. E’ con enorme sforzo che cerco di non far pesare questa situazione ai miei giovani atleti., ho sempre preteso e sempre pretenderò quella correttezza e quel rispetto per avversari e arbitri che in questo momento noi non riceviamo. Questa mia lettera-denuncia, vuole essere soprattutto lo spunto affinché si aprano quei dibattiti necessari alla ricerca di una maggiore collaborazione con tutte le componenti per aiutare noi allenatori/educatori ad incrementare quei valori sani che lo sport deve a questi giovani.

Orlando Ceglia


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