Maddaloni a picco, D’Angelo alza la voce: “Così non ci salviamo”



Massimo D'Angelo

La sconfitta di Nocera ha ufficialmente mandato in crisi il Miseria e Nobiltà Maddaloni.  Nessuno si aspettava una debacle del genere (4-0) e a fine gara l’allenatore-giocatore Massimo D’Angelo ha rassegnato le dimissioni. La dirigenza, dall’altra parte, le ha respinte e dopo aver smaltito la delusione l’attaccante analizza il momento della squadra: “Tra Solofra e Nocera dovevamo portare a casa sei punti e invece ce ne ritroviamo appena uno. Purtroppo non è solo bravura degli avversari. Anzi: chi non consoce come stanno realmente le cose può farsi un’idea sbagliata del Maddaloni. Da prima di Natale sto lavorando con tre-quattro giocatori durante gli allenamenti e chiaramente il sabato in partita ne risentiamo. Avevo una rosa ampia e competitiva, ma dal mercato di dicembre almeno dal punto di vista numerico siamo venuti meno. E’ arrivato Vecchione che oggi si è fatto espellere direttamente dalla panchina. Sabato prossimo contro il Futsal Flegrea non so chi schierare. Ecco perché ho deciso di farmi da parte e spero che questo mio gesto possa servire per scuotere tutto l’ambiente”. L’amarezza di D’Angelo è evidente, ma poi fa capire che la sua è stata una provocazione: “Ho accettato con gioia il doppio ruolo che la società mi ha voluto dare. Ma non è detto che debba rimanere tale fino a fine stagione. Posso anche giocare solamente e lasciare il comando a qualcuno più capace. E’ chiaro che in questo momento ogni decisione può essere presa con troppa fretta risultando avventata. Sono pronto a rimanere dove sono a patto di vedere un repentino cambio di rotta, a partire dai giocatori in campo che devono avere rispetto per la maglia che indossano. Mi auguro di poter avere a mia disposizione un gruppo più ampio perché fino a un mese fa eravamo secondi. Adesso siamo nel limbo e di questo passo non ci salviamo”.




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