Emilio Di Tommaso: “Voglio la Virtus Carano in serie D con il comprensorio domizio-aurunco e di Roccamonfina!”



Il patron Emilio Di Tommaso

L’approdo in serie D è il sogno della Virtus Carano. A poche ore dall’inizio del 2012 il patron della Virtus Carano Emilio Di Tommaso non nasconde la sua voglia di scalata alla ricerca del calcio che conta ed apre nuovamente alla nascita di un grande comprensorio: ”Voglio augurare un sereno 2012 a tutte le società, ai tifosi, agli organi federali ed a tutto il panorama calcistico campano. Per quest’anno che si apre nutro un grande sogno, quello di vedere il comprensorio domizio-aurunco e di Roccamonfina unire le forze per andare in serie D. Parlo già da un po’ di questo tema e credo che sia arrivata l’ora di giungere ad una svolta. La zona in questione conta un bacino di utenza di 4 chilometri in cui ci sono  quattro grandi comuni, Sessa Aurunca, Mondragone, Cellole e Roccamonfina. Disponiamo di due grandi strutture a Mondragone ed a Cellole, in attesa che si concretizzi l’impianto di via Raccomandata a Sessa Aurunca. Per questo io ed i miei collaboratori abbiamo pubblicato un manifesto nell’intero comprensorio nel quale do la mia disponibilità ad accettare tutti affinchè si formi una grande società. Le porte sono aperte per tutti, solo uniti si arriva lontano”. Non solo sorrisi sono previsti nelle parole del noto imprenditore casertano che replica a distanza di qualche settimana alle dichiarazioni del tanto famigerato Mister X dell’estate caranese: “Consentitemi di togliere un sassolino dalla tasca. In questa ultima sessione di mercato diversi giocatori ci hanno abbandonato per motivi seri. Zinno aveva problemi per gli orari di allenamento, Russo ha avuto una richiesta importante dall’Hermes e non abbiamo voluto far perdere la ghiotta occasione al ragazzo mentre Marraffino, giocatore a cui sono legato tantissimo, mi ha chiesto di essere svincolato per giocare di più poiché ha disputato poche partite fino a dicembre. Diversa la situazione di Gaetano Romano. Il mio Mister X, il cui acquisto è stato una mia scelta personale, ha pronunciato delle parole che hanno amareggiato me, la società, i tifosi e gli abitanti di Carano. Lo abbiamo trattato con i guanti bianchi e non è giusto che lui lascia delle dichiarazioni del genere sulla mancanza di organizzazione e di professionalità. E’ vero che siamo una matricola ma da subito, fin dall’estate, abbiamo messo a disposizione dello staff tecnico e della squadra una grande organizzazione pur di non fare brutte figure in un palcoscenico a noi sconosciuto. Romano si è permesso di nominare due professionisti come Ciro Amorosetti e Paolo Filosa, non avendone il diritto. Nutro una grande stima per Paolo, un professionista esemplare con cui mi confido giornalmente e che farò di tutto per riportare in società nel 2012. Dal primo secondo il mio ex ds si è opposto all’ingaggio ma mio malgrado ho voluto per forza il “cigno di Arzano” e ne ho pagate le conseguenze. Carano non merita di essere avvelenata dall’intervento di un calciatore che ha preteso di tutto e che poi ha sputato nel piatto in cui ha mangiato”. Messa da parte la delusione per questo spiacevole episodio, Emilio Di Tommaso non ha peli sulla lingua nel ribadire le proprie ambizioni di promozione: “Io non mi nascondo, voglio arrivare in serie D o dalla porta principale o attraverso i play-off.  Per motivi familiari sono stato in stand-by per parecchio tempo ma ora sarò molto più vicino alla squadra. Credo nella vittoria del campionato ma sono sicuro che continueremo ad essere protagonisti come all’andata. La Virtus Carano è una macchina perfetta e la porterò in serie D”.




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