L’assalto alle Vu Nere, la Juve cerca l’impresa



Contro Bologna servirà il miglior Rose (foto Sibi)

Ci sono partite che non sono, e mai saranno, come tutte le altre. Ci sono sfide che ti fanno tornare indietro con la mente e ti fanno battere il cuore più forte. Il duello tra Caserta e Bologna, sponda virtussina, ha scritto pagine incredibili di storia. Oggi, però, in campo non ci vanno Sugar Ray Richardson e Brunamonti da un lato, Oscar o Gentile dall’altro: oggi è la sfida tra gladiatori come Lang e Sanikidze, Smith e Fletcher, impreziosito dalla classe di giocatori come Collins e Douglas Roberts, o la velocità folle di Poeta e l’esperienza di Righetti (ex col dente avvelenato). Bologna è in crescita, in casa non conosce la parola sconfitta, ma in trasferta qualcosa sta concedendo. La Juve deve fare del suo legno il fortino necessario per archiviare la pratica salvezza e pensare a qualcosa in più di una semplice permanenza.
«La sconfitta di Avellino ha lasciato un pò di amaro in bocca – confida Pino Sacripanti nell’immediata vigilia del confronto -. Tolto l’inizio, la squadra ha giocato una buona partita, lottando fino alla fine e riuscendo a mettere paura ad una formazione che ci è superiore. Peccato ma ora non abbiamo tempo per pensare a quel che è stato visto che ci attende una sfida molto difficile e delicata».
Prima di parlare dell’aspetto prettamente tecnico, Sacripanti stupisce tutti e lancia un appello: «Ormai mi conoscete e sapete che non amo fare proclami al nostro pubblico ma, adesso, abbiamo bisogno della nostra gente. Mai come questa volta, il Palamaggiò deve darci una mano concreta e tangibile perchè c’è bisogno del sostegno di tutti in questo momento delicato. So bene che l’orario è infelice, che molti sono a lavoro, ma chi verrà al palazzetto può darci un aiuto importante».
Bologna sta vivendo un momento di grande forma e fiducia dopo una partenza altalenante…
«E’ un roster lunghissimo, coperto in tutti i reparti: senza girarci intorno siamo in emergenza ed affrontiamo una formazione in salute. La perdurante assenza di Stipanovic non ci aiuta visto che perdiamo il nostro lungo, fisicamente, più duro proprio nella partita contro una formazione che fa del fisico uno dei suoi punti di forza».
Fisico sì, ma anche giocatori in grandissimo spolvero tipo il georgiano Sanikidze…
«Sicuramente sta giocando un grande campionato, ma la Virtus non è solo Sanikidze. Sono veramente forti fisicamente, difendono duro e di squadra; al momento sono tra le prime quattro d’Italia per il gioco che producono.  La fisicità li caratterizza ma hanno giocatori di talento e classe».
Forse, l’unico punto debole è la solidità lontano da Casalecchio…
«In casa non hanno mai perso, ed è un dato di fatto, ma anche in trasferta sono cresciuti moltissimo. A Biella hanno giocato un’ottima partita, sono in grande crescita e fanno un lavoro clamoroso a rimbalzo offensivo. Per vincere dobbiamo giocare una partita al di sopra delle nostre possibilità. Ci manca l’atletismo, dobbiamo sopperire con il cuore e con l’aiuto della tifoseria».




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