Casertana, Ferraro preoccupato dalla condizione atletica



Giovanni Ferraro ai microfoni di Teleprima

E’ una Casertana in crescita quella che si appresta ad affrontare domenica il Gaeta. Mister Ferraro nota i progressi del gruppo anche se ammette le carenze di un organico che andrà rinforzato al più presto. “Devo ammettere che rispetto alla scorsa settimana i ragazzi sembrano più motivati e affamati di vittoria. E’ chiaro che non avendo la rosa al completo tutto è più difficile. Significa che raddoppieremo le forze scendendo in campo con una mentalità ancora più vincente. Il mercato? Ho chiesto alla società determinati calciatori e credo che nel giro di qualche giorno ne sapremo tutti di più. Chi ha atleti bravi se li tiene stretti, stesso discorso per gli under. Dobbiamo perciò attendere sviluppi provando ad anticipare tutti sul tempo. Allo stato attuale delle cose questa rosa non è pronta per vincere. Non può competere per salire in Lega Pro. Non siamo coperti in tutti i reparti e non tutti possono adattarsi al modulo scelto. In questo momento però più che di mercato vorrei parlare di calcio giocato. C’è una trasferta molto ostica all’orizzonte e non dovremo farci trovare impreparati. Chi dice che il Gaeta è allo sbando si sbaglia di grosso. Loro hanno cambiato tanto sia tecnicamente che dal punto di vista societario. Motivi in più per ripartire bene. Toccherà a noi fare la partita che vogliamo e vincere. Arrivati a questo punto della stagione, continuare a perdere terreno sarebbe un errore che alla lunga ti costringerebbe a fare i salti mortali per recuperare”. Poi il tecnico pone l’attenzione sull’aspetto atletico: “Sono preoccupato soprattutto per la tenuta fisica dei calciatori. Al momento la nostra priorità è proprio questa. Abbiamo effettuato alcuni test e con il mio staff ci siamo resi conto di avere tanto lavoro fisico da fare. Un problema in più, ma non per questo ci fasciamo la testa. Pensiamo adesso al Gaeta e vedremo di qui al 18 dicembre quanto punti risuciremo a fare. Mi rendo conto che non c’è tanto tempo, però io sono venuto a Caserta non come tecnico che vince due partite e poi vive di rendita. Sono qui perchè il progetto è ambizioso, sento di avere la fiducia della dirigenza e spero della tifoseria, perciò tutti insieme possiamo toglierci quelle soddisfazioni che la città di Caserta merita”.




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