Scariolo e l’effetto Palamaggiò



Sergio Scariolo

«On the our way to Caserta». Recitava cosi uno dei tweets, uno dei post, di Danilo Gallinari che ormai è grande amante di uno dei più famosi social network al mondo. Sulla strada per Caserta. O forse sarebbe meglio dire Caserta sulla strada dell’Olimpia Milano e di Danilo Gallinari, visti i diversi obiettivi che le due parti in causa hanno in questa stagione. Una Caserta che si presenta al cospetto dell’attuale capolista del campionato con sei punti, tre sconfitte in fila e la reputazione di aver punito in casa propria gli attuali campioni d’Italia. Dall’altra parte della barricata una squadra che torna da un viaggio estenuante ed una sconfitta contro il Maccabi Tel Aviv che il timoniere milanese, Sergio Scariolo, ha cosi commentato: «Abbiamo subito la fisicità e la giornata di grazia di un giocatore che in momenti come quelli dell’altra sera, è davvero devastante fisicamente. Quando Schortsanitis è in una serata del genere è quasi impossibile provare a fermarlo, anche se da parte nostra ci abbiamo provato con situazioni diverse. Forse – ha continuato il coach anche delle furie rosse spagnole – dovevamo prendere meno punti da altre situazioni derivanti dai raddoppi proprio su Schortsanitis. Nel secondo tempo abbiamo lottato e giocato meglio del primo, ma non è bastato».

Quindi ieri la strada verso la Reggia vanvitelliana e la Reggia del Basket, il Palamaggiò, per quella che coach Scariolo è una sfida che non vuole assolutamente prendere sotto gamba, visto anche quanto accaduto alla terza giornata di campionato in casa della Montepaschi: «Quella con Caserta è la prima partita di campionato che disputiamo dopo aver conquistato il primato – ha affermato l’ex Khimki con il quale ha disputato proprio a Caserta i preliminari di Eurolega una stagione fa- e il calendario ci propone un test duro contro una squadra di grande organizzazione e qualità di gioco».



Ma l’organizzazione ed il sistema di coach Sacripanti, non sono l’unica preoccupazione di Scariolo. L’head coach dell’Armani conosce molto bene l’atmosfera che si può creare all’interno delle mura del Palamaggiò, quando in palio c’è qualcosa di importante. Il ricordo della sfida tra la Caserta di Jones, Williams e Bowers ed il Khimki di Kelati, Eze e Langford, non è poi cosi lontano ed allora che il pensiero dell’allenatore lombardo va anche al contorno, al clima che si potrà creare sugli spalti: «Il calore del pubblico di Caserta è tale da renderlo un vero e proprio sesto uomo in campo».

Quale la chiave della partita?

«Da parte nostra dovremo cercare di superare i problemi fisici che ci stiamo portando dietro da un po’ di tempo e dovremo affrontare con grande concentrazione un avversario capace di vincere a Siena e di giocare alla pari contro tutte le squadre fin qui incontrate».
 


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