Pepsi Caserta-Armani Milano in cifre



Doornekamp in azione

Non si può certo dire che in questo periodo il calendario aiuti la compagine guidata da coach Pino Sacripanti. Dopo la sconfitta rimediata a Cantù, Caserta affronta questa domenica un’altra capolista, L’Emporio Armani di Sergio Scariolo e del fenomeno Danilo Gallinari (quanta strada è trascorsa da quando con Pavia affrontava lo stesso campionato di Legadue in cui militava una Caserta, pronta a riaffacciarsi sul grande palcoscenico cestistico nazionale). Cinque vittorie  ed una solo sconfitta: questo lo score di una Milano che, complice l’arrancare di una Siena non più al top, sembra essersi cucita addosso il titolo di favorita numero uno per lo scudetto; e non potrebbe essere altrimenti, andando a scorrere il roster stellare su cui possono contare i lombardi. Caserta cercherà di sfruttare un fattore campo quanto mai prezioso per avere ragione di un avversario decisamente favorito. Il “Gallo” e la sua compagnia viaggiano sui 75,3 punti realizzati di media  a partita che fanno il pari con i 75,7 della Pepsi. I bianconeri subiscono anche 75,7 punti ad incontro, mentre Milano può vantare al momento la miglior difesa del torneo: 64,7 il passivo incassato a serata. Sotto le plance sarà lotta senza quartiere per due formazioni che sanno farsi rispettare: L’Emporio cattura 36,8 rimbalzi ad allacciata di scarpe, la Juve ne tira giù 35,3. Caserta e Milano sono le squadre che tirano meglio da due punti dell’intera serie A: 54,8%  i campani, 56,7% i lombardi. Crollano invece le percentuali quando si va a trattare del tiro da oltre l’arco dei sei metri e settantacinque, da dove L’EA7 conclude con il 33,7%, facendo molto meglio di una Pepsi, inchiodata al 30,6%. La Juve potrà puntare anche su di una superiore propensione al furto con destrezza: 9,8 le palle che recuperano mediamente Collins e soci; gli uomini di Scariolo sono fermi ad 8.8.

Pio Carfora




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