Diego Armando Maradona Junior pronto alla sfida contro il Gladiator



Diego Armando Maradona Junior

Tra i tanti giocatori militanti nel campionato di Eccellenza vi è un nome che ha un impatto devastante sul resto dell’elenco. Diego Armando Maradona Junior è un onore per la categoria regionale campana che annovera il figlio mai legittimato del fenomeno napoletano. La sua presenza fa clamore tra gli spettatori delle piccole tribunette napoletane e casertane che si agitano al solo vedere dell’erede del Pibe De Oro. In estate il San Sebastiano lo ha acquistato e gli ha concesso le chiavi del gioco insieme ad altri elementi di indubbio valore come i forti attaccanti Nucci e Scippa. Lui sta ripagando con prestazioni maiuscole e gesti d’alta classe che stanno infiammando il pubblico di fede napoletana e non. Ultima in ordine di tempo è stata l’esibizione nella gara di sabato scorso al “Comunale” di Cellole contro la Virtus Carano del patron Emilio Di Tommaso, prima tappa casertana delle quattro sfide riguardanti squadre provenienti dalla Terra di Lavoro. Dopo il vantaggio conseguito nel primo tempo, il San Sebastiano è caduto nella ripresa sotto i colpi di un altro grande, Gaetano Romano. Il fantasista napoletana si sofferma sulla direzione arbitrale: “La disamina è una in questa gara. L’arbitro ci ha condizionato totalmente prendendo delle decisioni assurde che hanno penalizzato la nostra prestazione. Abbiamo giocato per settanta minuti in dieci e perfino, in nove dal 66’, meritando il vantaggio. Dire che l’arbitro abbia condotto senza problemi è un eufemismo. Mi dispiace per l’infortunio occorso a Fabio (Scippa ndr), uno dei miei amici più cari in questa esperienza”. Domenica mattina Maradona Junior si troverà di fronte il Gladiator, piazza nella quale lui l’anno scorso si è allenato a novembre per diverse settimane senza trovare l’accordo: “Al momento il Gladiator è una delle compagini più forti del campionato. E’ una macchina da goal impressionante che riesce a fare goal con una semplicità disarmante. Noi cercheremo di difenderci con il coltello tra i denti perché vogliamo ritornare a fare punti immediatamente e dimenticare la partita di Cellole”.




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