Il cuore non basta alla Pepsi, Pesaro espugna ancora il Palamaggiò



Rose tornato dopo l'infortunio

La Juve lotta, ci mette il cuore ma i due punti vanno alla Scavolini. Pesaro bissa così il successo di un anno fa allunga la serie positiva contro Caserta. Sacripanti è costretto a delle scelte obbligate anche se azzarda Rose nello starting five. La chiave è il ritmo; Pesaro cerca di alzarlo sfruttando anche i maggiori centimetri sugli esterni. Al 5’, sul 7:12, entrano i tifosi pesaresi e la partita si accende ufficialmente anche sugli spalti. L’attenzione, purtroppo, si sposta sul settore pesarese dove volano manganellate ed un tifoso viene ferito alla testa. Alla fine del primo quarto, comunque, è 21:20 con un Collins galattico (10) e tanto cuore dalle seconde linee Righetti, Tusek e Doornekamp. Equilibrio costante, Sacripanti si gioca il quintetto chiquito con Doornekamp da 4 (sull’amico Jones), Tusek da 5 mentre Cavaliero ha 3 falli sul groppone. La Juve resta ferma a 27 per 4’ giocando male in attacco (troppo stagnante e monocorde nel tiro pesante), la Scavo fa 0:10 di break con Flamini ed Hickman. Lo spettacolo non è granchè, Pesaro non affonda il colpo contro l’asfittico attacco bianconero (3/11 da 3, 6/17 totale al tiro nel secondo periodo) ed alla pausa lunga è solo -3. Si riparte e continua la tonnara generale. Di colpo si accende Jones: ‘Thrilla from Camilla’ spara due bombe in successione, irridendo il parterre e Pesaro vola sul 42:52 al 25’. Sull’orlo del precipizio sul -12, Caserta si rialza tornando a difendere durissimo, sporcando le linee di passaggio e riuscendo a correre. La difesa è la chiave di tutto. Le bombe di Maresca e di Doornekamp siglano il -4 all’ultimo ‘stop and go’. Collins compie il quarto fallo ma resta in campo mentre Pesaro vola sul +8 col missile di Cavaliero. Ancora ad un passo dal baratro, ancora capace di rialzarsi dopo i nove punti consecutivi di Righetti (70:71 al 36’). Sul -5 al 38’ Sacripanti prova la zona ma sono due palle perse di Smith e Righetti a condannare la Juve alla seconda sconfitta consecutiva. Almeno la Pepsi ci ha provato.




error: Content is protected !!
P