Maddaloni e Gladiator provano a ripartire, Sant’Erasmo a riposo



Il Miseria e Nobiltà in azione

Nel week-end negativo per il Maddaloni ed amaro per il Gladiator,  sale in cattedra il Sant’Erasmo. Dopo la vittoria per 4-3 ottenuta a danno della capolista Afragola, la truppa di Gerardo Lieto ha dimostrato di saper vincere anche in casa e non solo fuori. Non bisogna di certo cullarsi sugli allori, ma il colpaccio con l’Afragola consente al Real di scontare il turno di riposo che li attende, con il morale senza dubbio alto. Altra situazione è quella vissuta dall’altra squadra di Santa Maria. Il Gladiator deve necessariamente rifarsi. Reduci dal secondo pareggio della stagione, anche stavolta per 3-3, i sammaritani hanno perso un’altra possibilità per conquistare i 3 punti, trovando sulla propria strada una Sisley Eboli affamata quanto loro di punti salvezza. Gli uomini di Atronne hanno così pareggiato un match chiave per la permanenza in C1, restando bloccati nella zona bassa della classifica, a soli 5 punti.  Inaspettato è stato anche l’esito dell’incontro dell’altra realtà di Terra di Lavoro, il Maddaloni. Dopo l’avvio a razzo con 15 punti nelle prime 6 giornate, con l’unica disfatta con l’Omnigas Flegrea, il Miseria e Nobiltà ha sempre vinto, al PalaFeudo ed in trasferta. Poi è arrivata la sconfitta casalinga di sabato scorso, contro il New Team Sangiuseppe, che ha fatto letteralmente infuriare la dirigenza, a causa di una serie di errori arbitrali che già da settimane condizionano, a detta della società, il campionato maddalonese. Errori sui quali la squadra del Presidente Verdicchio è passata, riuscendo comunque a mantenere il primato grazie ad alla contemporanea vittoria del Sant’Erasmo sull’Afragola. Polemiche a parte, accantonata l’idea passeggera di ritirare la squadra dal campionato, D’Angelo e compagni vogliono rifarsi sul campo, affrontando, domani, il Cus Avellino. Trasferta non semplice, complice l’assenza di Loasses (che, a proposito di dubbie decisioni arbitrali, deve scontare altri 3 turni di squalifica), ma la grinta non è mai mancata ed è lecito attendersi una degna reazione.

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