Un ‘porto’ per la nave bianconera



Collins e Di Bella nel torneo di Porto Sant'Elpidio

Altri chilometri da macinare per un weekend sempre in riva al mare (brava la Juve a regalarci queste gustose amichevoli in località così belle). Dopo Lecce, stavolta ci tocca Porto Sant’Elpidio che sembra piccola, ma piccola non è. Guai a sbagliare direzione anche se, ad agosto, è stato inaugurato il nuovo casello autostradale cittadino. Qui se vai a Porto Sant’Elpidio non trovi il porto e se vai a Sant’Elpidio a Mare, non c’è il mare. Stranezze locali che ci vengono spiegate, egregiamente, da Stefano Gattafoni, personaggio di spicco del settore giovanile marchigiano e responsabile per lo Sporting Porto Sant’Elpidio. Stefano, che sabato ha compiuto gli anni (guai a dire quanti), si presenta al palazzetto per la sfida contro la Sutor con una bella maglietta della Juvecaserta. Simpatizza per noi, d’altronde all’ombra della Reggia è di casa visti i suoi legami con Michele Di Lorenzo, Nicola Schiavone, Dario Mondini e tutta la Ellebielle. Ospite fisso al Torneo delle Stelle si sente un pò casertano e lo dimostra con fierezza ed orgoglio. C’è la sua maglietta bianconera nell’oceano gialloblu del sabato sera per la seconda semifinale. Rispetto a Lecce, fa meno caldo e l’organizzazione è perfetta con piatti di pasta e pesce che passano sotto i nostri occhi ad intervalli regolari. Si gioca in trasferta e lo capiamo benissimo quando scoppia la zuffa al 25′. Il pubblico si scalda, c’è anche il mitico Papagnò (tifoso storico sutorino diventato famoso per il video su Youtube in cui saluta Scion Ghemb) che discute con l’espulso Sacripanti nel tunnel degli spogliatoi. Il clima è veramente da campionato, altro che storie. Fa effetto vedere Dibo in gialloblu ma viene sotterrato da applausi bipartisan, così come Andre Collins. Qualche casertano, intrufolato, c’è ed aspetta fine partita per salutare l’ex capitano Di Bella. Dibo che si fa foto come sempre, col solito sorriso e che parla di come sia cambiata la sua vita passando da Caserta a Montegranaro. Parole dolci, comunque, per la nostra comunità. Ci sono casertani, una decina anche stavolta, ma sparpagliati. Dopo le scaramucce in campo, il clima è sereno all’esterno. Un dato positivo, comunque, c’è per la sconfitta bianconera: si gioca presto il giorno dopo e possiamo tornare prima nella nostra città. Ecco che scorre via anche la sfida contro Pesaro e, stavolta, si vedono maggiori colori bianconeri anche se il palazzetto è tutt’altro che infuocato rispetto al giorno prima. Applausi per l’ex Jones (anche in questo caso è strano vederlo in biancorosso) e sempre tanti anche per Andre Collins a dimostrazione che ha lasciato un buon ricordo tra i pesaresi. Finito il match è tempo delle solite chiacchiere, private, con lo staff tecnico e poi via, c’è Caserta che ci aspetta. Il viaggio scorre via ed è divertente grazie alla stramba radiocronaca di Parma contro Roma del collega Scaramuzzino sulle frequenze di Radio Rai. Ne spara talmente tante che, se ci ripenso, non posso non ridere. Ecco la Reggia, siamo tornati a casa anche stavolta. Il viaggio si ferma un attimo, per due settimane restiamo al Palamaggiò. Finalmente. E cresce la curiosità per vedere come risponderà la nostra città.




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