La bomba di Righetti: “Una partenza positiva”



Alex Righetti

E la prima è andata in archivio. Messa da parte la prima sfida della stagione contro una formazione che non sia l’altra parte della squadra nel più classico dei 5vs5 d’allenamento, il coaching staff non deve far altro che estrapolare i punti cruciali di quanto visto al Palamaggiò, prendere nota e pensare al prossimo impegno. E di note, il duo Sacripanti-Oldoini ne hanno avute durante lo scrimmage di mercoledì pomeriggio contro Sant’Antimo, nonostante la resistenza napoletana sia stata di un certo livello solo per una ventina di minuti. Ma avversario o non avversario, vittoria o non vittoria quello che importava era eseguire, era provare a mettere in campo quei meccanismi ed automatismi nei confronti di giocatori che non conoscono i tuoi giochi e che provano ad adattarsi ad ogni tipo di situazione che tu possa mettere in piedi nella fase offensiva e difensiva. Quello che importava era capire come e con quale mezzo i vari protagonisti bianconeri avrebbero reagito alla prima vera partitella con un grado di agonismo diverso da quello a volte limitato, seppur di alto livello, delle sedute pomeridiane tra compagni di squadra. Quello che importava era capire l’effettiva amalgama su di un campo dei pezzi di un puzzle che prima sulla carta e poi in allenamento sembrava essere di un certo livello. E alla fine delle indicazioni positive sono arrivate. Ne sono arrivate da parte dei singoli con Collins, Smith e Ciorciari sugli scudi, ne sono arrivate dalla squadra (tanti i momenti in cui si è cercato l’extra pass o il compagno libero o ancora dal tipo di concetto di basket che la stessa sta provando ad assimilare e mettere in campo ovvero di corsa e basata su basket interno e non dalla lunga distanza ndr) ed anche dal punto di vista fisico, dal momento che i bianconeri hanno provato a spingere sull’acceleratore ad ogni pallone recuperato, ad ogni azione o canestro sbagliato degli avversari, nonostante i grandissimi carichi di lavoro ai quali ancora sono sottoposti Fletcher e compagni. Sensazioni positive che sono state messe in luce anche da parte di Alex Righetti che a caldo e alla fine della stessa amichevole con Sant’Antimo ha cosi esordito: «Era il primo test della stagione e quindi di sicuro da qui a quando scenderemo in campo per la prima partita di campionato, ce ne saranno di cose da migliorare. Detto questo, però, credo che questo pomeriggio (mercoledì pomeriggio ndr) abbiamo disputato un buon test e quindi possiamo tornare a casa con più di una sensazione positiva».

Quanto è importante iniziare a giocare delle partite anche se amichevoli?



«Tantissimo. Anche se si tratta solo di partite in cui il risultato conta a poco, quello che cambia e che ti da questo tipo di ‘allenamento’ è un agonismo che ovviamente in allenamento non c’è. Senza contare che ti da la possibilità di conoscere i tuoi compagni di squadra sotto un altro punto di vista e quindi sono sempre dei momenti importanti della preparazione».

Da questa amichevole al prossimo torneo. Cosa vi aspettate?

«In mezzo ci sono comunque dei giorni in cui continueremo a lavorare duro anche dal punto di vista fisico e quindi quello che importa è arrivare al Torneo di Lecce con dei punti fermi e perché no anche dei passi in avanti rispetto anche a questa partita dal punto di vista del gioco».

Quello che non manca mai vedendo questa squadra è il sorriso e la voglia di fare gruppo.

«E’ una prerogativa importante per noi. Siamo un gruppo nuovo e quindi è fondamentale che riusciamo nel tentativo di amalgamarci nella maniera più veloce possibile. E poi tutto viene meglio se ci vogliamo bene, se stiamo bene assieme dentro e fuori dal campo. Il lavoro pesante e duro diventa più semplice e leggero quando lo fai col sorriso».

Da Avellino a Caserta. Ormai la Campania del basket la conosci in pieno.

«Fino ad ora posso dire che qui a Caserta ho avuto solo impressioni positive. E’ incredibile la passione e la voglia di basket che si respira in questa città, cosi come incredibili sono i tifosi che ormai sono ovunque, ci coccolano e non ci lasciano da soli. Sappiamo e vogliamo far bene anche per loro e credo che con l’aiuto di tutti ci riusciremo, anche quando non tutto non andrà benissimo, l’importante è che c’è armonia in tutti i settori».

Domenico Pezzella


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