- Vincenzo Russo
Uomo d’ordine a centrocampo , Vincenzo Russo rappresenta l’ideale per qualsiasi allenatore. Umile, dedito al sacrificio, sempre a favore del gruppo , di lui non si ricorda una voce fuori dal coro. In campo la sua musica è per palati fini: lo si ricorda direttore d’orchestra per 4 stagioni nel San Pio Mondragone pronto a lanciare a rete i vari Angiolino, Pagliuca e Mastroianni. L’anno scorso il divorzio dalla società domiziana per approdare al Formia con un nuovo ruolo . Impiegato in linea di mediana, ha sempre reso al di sopra le aspettative. A dicembre la chiamata dall’Isola di Procida per tentar di dare un aiuto al salto di qualità degli isolani. L’arrivo al Carano piazza ambiziosa visto un punto d’inizio per il progetto vincente del presidente Di Tommaso. Inserimento immediato alla luce della presenza del direttore Filosa e altro neo acquisto GianMario Palumbo ,entrambi ex San Pio. Massimo impegno e sacrificio :questo il motto di Russo :” Ho scelto Carano in 5 minuti. Vedo molto le ambizioni della società. Quando ho ricevuto la chiamata dal direttore Filosa e presidente Di Tommaso, avevo un accordo col Terracina calcio. Quando ho visto il presidente Di Tommaso, ho firmato prima la lista e poi ho parlato.Sono rimasto in ottimi rapporti con l’Isola di Procida. La società del Carano ha fatto acquisti mirati, arriviamo in un gruppo che ci ha accolto in maniera egregia. Ho avuto modo di conoscere il bomber Orazio Grezio, parliamo di un ragazzo splendido. Arrivo in una squadra ambiziosa con un tecnico che ci tratta alla stessa maniera. Il ritiro serve per conoscerci meglio. Non vediamo l’ora di riprendere la stagione. L’amarezza della mancata promozione col San Pio Ripenso a quella partita persa contro il Baratta. Non posso far altro che ringraziare Mondragone calcio , società e tifosi”.
