La Juvecaserta fa quadrato



Il presidente Gervasio

«Prima di tutto vorrei ringraziare Rosario Caputo. Il suo rispetto per i ruoli lo ha portato a non essere presente, ma vorrei sempre ricordare che senza il suo apporto non saremo nemmeno qui oggi». Si parte dalla fine e dalla dichiarazione più significativa da parte del numero uno Francesco Gervasio che poi ha continuato: «Non avevo dubbi sul calore e sulla presenza massiccia dei tifosi a questo primo face to face con la squadra, cosi come non avevo dubbi che affidando il doppio ruolo a Sacripanti non avrei sbagliato. Prima di aprire le porte alla stampa, ho avuto modo di parlare anche alla squadra alla quale ho confermato gli obiettivi e le aspettative. La prima cosa che ho chiesto, però, è stata quella di provare a fare gruppo immediatamente, visto che considero questo punto quello fondamentale per la riuscita della prossima stagione». Ma andando a ritroso come di solito avviene in una particolare tecnica cinematografica, prima dell’intervento più atteso, ovvero quello del timoniere bianconero, è arrivato anche quello dell’Assessore al Bilancio della Provincia di Caserta Marco Cerreto: «Sarò di poche parole anche perché c’è poco da dire se non esprimere la massima disponibilità ad essere al fianco di quella che possiamo definire senza nessun tipo di problema come l’immagine dell’eccellenza casertana: la Juvecaserta. Una massima disponibilità, però, che come più volte detto verrà effettuato nei limiti consentiti dalla legge 78 del 2010 e riguardanti i rapporti tra le Istituzioni e le società sportive. Entro i limiti ed i dettami di questa legge però, posso garantire, interpretando anche il pensiero del Presidente Zinzi, che la Provincia è al fianco della Juve».
Ed allora in attesa che poi la società possa mettere in cassaforte le parole dell’Assessore al Bilancio Cerreto e che la parte dirigenziale della Caserta cestistica, possa trarre quei vantaggi che lo stesso Gervasio aveva anticipato su queste stesse pagine qualche giorno fa, le luci della ribalta si sono spostate laddove tutti stavano aspettando che andassero, ad illuminare il volto di Pino Sacripanti, che dopo aver fatto da presentatore dei suoi nuovi ‘scudieri’ è passato all’analisi personale di quanto effettuato in sede di mercato e ancor prima.
Sul doppio ruolo di coach/Gm…
«Personalmente devo ammettere – ha iniziato il timoniere canturino -che quella di accettare la doppia veste di allenatore e general manager, è stato importante non solo dal punto di vista professionale, ma anche per gli stimoli che mi ha dato. Una sfida difficile, iniziata con qualche piccolo problema, con riduzioni di budget e con l’avvicendamento definitivo alla presidenza tra Caputo e Gervasio. Ma poi nonostante tutto siamo riusciti a trovare il canale giusto. Ci siamo rimboccati tutti le maniche ed abbiamo costruito una squadra non solo entro i limiti economici fissati dalla società, ma abbiamo anche risparmiato qualcosa e questo ci rende ancora più soddisfatti».
Sul roster allestito…
«E’ il migliore possibile in base al budget. Certo se guardiamo ad altre squadre forse non fatto di tanti nomi altisonanti o con spese folli per singoli giocatori che forse sono anche costati quanto la nostra intera o metà squadra. Ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e al nostro obiettivo principale: la salvezza e per il quale la prima cosa da fare è quello di mettere assieme quanto prima questi giocatori e farli diventare un gruppo unito».
Sul campionato e le avversarie…
«Ci sono delle squadre qualche gradino avanti, ma dietro le quali c’è un gruppone alla pari e dove la differenza la faranno i piccoli dettagli, il cuore, la voglia di emerger, ma soprattutto anche dei tifosi (e come segno quasi divino dalla palestrina arrivano i cori altisonanti dei tifosi ndr)».
Sulla grande affluenza a Pezza delle Noci…
«Sono contentissimo dell’impatto e del calore che i nostri tifosi hanno dato immediatamente ai giocatori. Era quello che mi aspettavo per far capire immediatamente ai ragazzi quanto il pubblico tenga a questa squadra e quindi avere uno stimolo in più. Ma anche i tifosi dovranno essere consapevoli che quella che inizierà sarà una stagione in cui dovranno soffrire con noi. Certo la maggior parte del loro apporto verrà dato da quello che daremo in campo sia come prestazioni che risultati, ma il loro sostegno deve essere un grande stimolo per noi».
Su Efejuku Rose (assente perchè l’uragano Irene ha bloccato tutti i voli da Miami, arriverà oggi ndr)…
«Era quello che ci serviva. Un giocatore capace, per caratteristiche, di stare in mezzo a Collins e Righetti. Un giocatore che oltre a saltare ‘uomo dal palleggio, ha atletismo e verticalità e sarà utile per aprire il campo ad Andre ed i nostri tiratori».

Domenico Pezzella
 




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