Quando un punto fa la differenza



Era il primo Maggio… Una domenica come tante, e al Rinascita di Aversa un derby che allora significava lotta playoff, una gara da vincere ad ogni costo, che può far girare la stagione in un senso insperato.  Partita intensa, spigolosa, al 60′ i tifosi granata esultano e sono al settimo cielo, sul 2-0 e con i verdi che mai hanno centrato lo specchio della porta. Ma i lupi accorciano prima e pareggiano a pochi minuti dal termine.Un 2-2 che getta il morale sotto i piedi. Ultima giornata a Latina con sconfitta(preventivata) e Normanna fuori dalla poule promozione…
Oggi è 4 Agosto, e le sentenze del tribunale parlano, così come le testate giornalistiche fanno un tam tam mediatico non indifferente. Arriva l’Ansa sullo schermo: “In virtù del piazzamento conseguito, dopo le esclusioni, vengono ripescate in Prima Divisione le seguenti squadre: Avellino […]”. Fa rabbia pensare che quella gara sia stato l’ago della bilancia di una società che per quei 90′ maledetti non può coronare il suo sogno. Una c1, detta alla vecchia maniera, che magari avrebbe potuto far muovere anche la Casertana, semmai il progetto di fusione con la Normanna è stato concreto. L’Aversa adesso, che sta comunque con molta fatica allestendo una formazione che possa togliersi qualche soddisfazione interessante nel prossimo campionato, ha molto da chiedere a se stessa. Non serve più nascondersi, non serve più fare recriminazioni. Serve adesso tornare di nuovo in campo, sorprendere tutti con quel gioco frizzante che aveva saputo entusiasmare e provare a centrare l’obiettivo post season. Questo, infatti, tra le rinunce, i mancati pagamenti e le scommessopoli varie, può essere sempre uello snodo importante che possa far fare il salto di qualità. Una provincia intera, quella di Caserta, che merita il palcoscenico calcistico del professionismo di alto livello. Forse sognare il ritorno della Casertana ai livelli di anni 90′ è davvero troppo, ma avere avuto Gladiator, Real Marcianise, Aversa Normanna ad alti livelli nei campionati nazionali, quelli per intenderci che rientrano nel famoso album dei calciatori Panini, è e deve essere lo stimolo per poter crescere. Movimenti che si sono persi nel nulla, tra titoli ceduti e squadre quasi mai retrocesse sul campo. Tutto quello che serve è cercare di fare più punti possibili durante il campionato ed essere al posto giusto al momento giusto. Stavolta ne è mancato solo uno, la prossima volta occorrerà non lasciarsi trovare impreparati. 




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