L’Intercasertana riparte da Giovanni Sannazzaro



Il neo tecnico Sannazzaro con il ds De Lucia

Galeotto fu lo stadio Pinto verrebbe da pensare osservando la foto scattata in occasione del Memorial Scalera a inizio giugno. Stadio Pinto tempio del calcio che accomuna i destini e la crescita di molti giocatori cresciuti con le stimmate dei professionisti : gente abituata al sacrificio e perseguire obiettivi ben precisi. Nasce l’Intercasertana dei giovani con la giusta miscela di esperienza utile e indispensabile in questi campionati duri e difficili come quello di promozione. Dietro la scrivania squilla in continuazione il cellulare del neo direttore sportivo Filippo De Lucia impegnato a trovare gli elementi giusti per la squadra. In campo dopo aver manifestato la voglia di smettere col calcio la passata stagione la voglia di dare il proprio contributo in campo è fortissima e ritroveremo nel reparto arretrato un leone come Vittorio Venale pronto a battagliare su ogni campo regalando fiducia e serenità ai propri compagni di reparto. Le novità ghiotte in panchina con la nomina di Giovanni Sannazzaro come allenatore e Paolo Di Gaetano come suo vice. Una coppia che promette scintille. Tecnico giovane e brillante messosi in luce nell’ultima stagione nelle doppie vesti di giocatore e allenatore con la Boys Caivanese, Giovanni Sannazzaro sposa il progetto Intercasertana convinto dalla bontà del progetto. Col neo direttore sportivo Filippo De Lucia impegnato in prima linea in questi giorni nella costruzione della squadra, al neo condottiero  dell’Intercasertana il compito di confermare tutto quello che ha mostrato fin qui sia nella lunga carriera di calciatore che in quella iniziale da allenatore: serio, amante del lavoro e dei risultati sul campo. Onore a un allenatore tutto casa e campo cresciuto con la Casertana nel cuore. L’esperienza con l’Intercasertana fondamentale nel prosieguo di una carriera luminosa. Idee chiare per il neo tecnico dell’Intercasertana: “Sono felice ovvio di aver sposato il progetto Intercasertana. Ci sono dei programmi buoni e positivi con la società al terzo anno di fila in promozione. Ci sono nuovi soci e buone possibilità per lavorare bene e in serenità”. I giovani che hanno voglia di emergere: “Sarà una squadra tutta concentrata sui giovani e non puoi fare altrimenti in queste categoria. Necessari quei 3-4 elementi bravi a dar una mano ai giovani che hanno bisogno di essere seguiti. Da Caivano mi seguono i centrocampisti Velotti e Guerrazzo classe ’87 giocatori che godono della mia assoluta fiducia specie sotto l’aspetto umano perché so di chi stiamo parlando.  Ci sarà sempre il mix giusto per far bene. Non parlo di moduli e freddi numeri: i movimenti sono sempre quasi simili. Ho lasciato ottimi ricordi e amici a Caivano avendo giocato già in precedenza con loro. Mi sono lasciato in ottimi rapporti con la dirigenza e devo ringraziare il direttore Giovanni Cogliandro :persona che mi ha trasmesso tanto. Sarà la persona che sentirò maggiormente. Ho tanta voglia di allenare e lavorare:mi aspetto di avere giocatori che la pensano come. Vorrei iniziare ad avere dei successi a livello di allenatore per cercare di fare qualcosa d’importante”. Lo staff tecnico: “Paolo sarà il mio secondo, il preparatore atletico Ciro Zampella e a breve mi riunirò con la società per capire chi prendere come preparatore dei portieri. Con Zampella collaboravo con la sua scuola calcio che ha fatto la fusione con quello di Edoardo Scalera. Mi accomuna sia la prima squadra che i giovani  e sono felice d’intraprendere questa avventura. Sono contento di avere Paolo come vice, abbiamo cominciato insieme a Battipaglia e mi darà una grande mano come Venale e Di Gaetano. Parliamo di amicizie che coltivi da bambino. Bello poterli allenare in un discorso familiare, di organizzazione alla base di risultati come quelli che ha avuto Massimo Carnevale. Sono rimasto sorpreso dall’entusiasmo del neo direttore sportivo nonché amico Filippo De Lucia alla ricerca di elementi in grado di fare la differenza. Sta facendo un lavoro incredibile :penso che sia un ruolo che gli appartiene da un bel po’ e lo vedo molto motivato. Prometto massima serietà e professionalità. Facendo bene con l’Intercasertana,farò del bene per me e per l’Intercasertana”. La questione campo: “Importante avere delle strutture su cui allenarsi e giocare. A Caivano avevamo il sintetico e abbiamo dovuto giocare un anno intero a Cardito sul campo in terra battuta”.




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