La famiglia Di Meo, rimasta sola, abbandona la scena del calcio alvignanese



Di Meo

Finisce il sogno chiamato Real Volturno, in una cittadina di cinquemila anime, Alvigano, una famiglia, quella del Presidente Di Meo, legata al mondo dello sport, del calcio “quello sano”, ha lasciato la direzione della società approdata fino ai palcosceni dell’Eccellenza, misurandosi con i grandi centri della Campania.

Serietà, convinzione e voglia di fare hanno spinto il Presidente Giuseppe e il figlio Gennaro Di Meo ha far sì che ad Alvignano si respirasse il profumo del calcio a livelli agonistici, formando ogni anno una formazione degna di grandi nomi delle categorie, l’istituzione della scuola calcio e di una juniores che non ha mai deluso.



Come tutte le cose belle e sane, purtroppo non sono destinate a rimanere integre, dopo gli enormi sacrifici di un decennio di Presidenza, dalla terza categoria fino ad approdare all’Eccellenza, le forze sono finite, tanto è stato speso e fatto, tanti sono stati i sacrifici, pochi sono stati gli aiuti.

Le cause? Forse il popolo alvignanese e limitrofo non ha mai capito di quale sogno si stesse avverando ad Alvignano, la lontananza del popolo, la criticità hanno permesso che la famiglia Di Meo, arrivasse all’amara e sofferta conclusione di cedere il titolo al Marcianise, restando a guardare dietro le quinte di quanto di buono la nuova società vorrà fare.

Al Real Volturno, dato gli accordi, toccherà il settore giovanile, dove il Presidente

Di Meo indirizzerà i più promettenti nella nuova compagine calcistica caserta.

Finisce quindi un’era, finisce quindi il calcio ad Alvignano, finisce il momento di educazione e attività per i più giovani, finisce l’agonismo di misurasi contro le metropoli campane, dove il Real Volturno non si è mai sottomesso, vincendo con forza e determinazione, riempiendo le pagine dei quotidiani, solo di avvenimenti positivi, anche negativi, il calcio è fatto anche di sconfitte a volte, ma per la maggior parte sono state sempre vittorie, dunque il Real Volturno, la sua partita più difficile l’ha persa proprio in casa, dove nessuno degli addetti ai lavori avrebbe mai auspicato che si potesse concretizzare.

Un plauso ed una riconoscenza totale non può che andare alla famiglia di Meo, proprio un padre e un figlio, che hanno portato avanti questo progetto calcistico.

Grazie Di Meo.

 

 

 

 

 

Vincenzo Di Lillo

Addetto stampa Real Volturno


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