Spezzaferri e Cecere replicano al vice sindaco di Aversa



Cecere e Spezzaferri

Il Presidente Giovanni Spezzaferri e l’amministratore delegato Alfonso Cecere esercitano il diritto di replica in merito alle dichiarazioni rese dal Vicesindaco Nicola De Chiara e l’Assessore allo sport Romilda Balivo al quotidiano Corriere del Mezzogiorno, nella versione presente sul web, nell’articolo dal titolo “Giù le mani dall’Aversa Normanna”, del 17 giugno, a firma di Marilena Mincione.



Al Vicesindaco Nicola De Chiara i massimi dirigenti granata rispondono: «Intendiamo chiarire che abbiamo risposto ad un invito – riferendosi alla richiesta di riunione inoltrata dal Sindaco di Caserta, Dott. Pio Del Gaudio (riunione tenutasi lo scorso martedì, 14 giugno) – per amicizia ma soprattutto per rispetto istituzionale e ringraziamento verso chi ha saputo pubblicamente conferire grandi meriti al progetto granata. Il Sindaco di Caserta ha testimoniato, infatti, con la sua chiamata, grande stima nei nostri confronti destando in noi soddisfazione nel riconoscere i tanti sacrifici fatti negli anni che ad oggi ci portano ad essere una delle più affermate realtà calcistiche nazionali che, però, non ha un seguito di pubblico adeguato. Ciò è orgoglio e vanto per la città di Aversa che calcisticamente è ormai capoluogo campano, nonostante non lo sia burocraticamente ed amministrativamente, e lo dimostra il fatto che, in questo momento, a differenza di tante altre società calcistiche di importanti città, che stanno vivendo momenti di difficoltà, abbiamo tutti i requisiti e prestato le garanzie necessarie per l’iscrizione al prossimo campionato di Seconda Divisione». «Chi lavora nel mondo della comunicazione – concludono Spezzaferri e Cecere, rivolgendosi ancora al Vicesindaco aversano – ed ottiene da tante aziende sponsorizzazioni per il progetto editoriale di cui si occupa dovrebbe rendersi conto di quanto sia difficile andare avanti senza contributi e, proprio per questo, sposare il progetto Aversa Normanna, di respiro nazionale e che rappresenta soprattutto la città che istituzionalmente gli appartiene, ed incentivare ad avvicinarsi alla realtà granata».


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