Moretti: “Qualcuno non mi ha voluto alla Casertana”



Vincenzo Moretti

La sua presenza non poteva di certo passare inosservata nella tribuna del Pinto durante il “Memorial Scalera”. Intervenuto mercoledì scorso durante la diretta radiofonica de “La voce del mercoledì”, il forte mancino casertano ripercorre le tappe della sua brillante carriera:”Sabato scorso sono stato al Memorial Scalera perché sono il compare di battesimo di Gianni., figlio del mio carissimo amico Edoardo. Sono legato alla famiglia Scalera, d’obbligo la mia presenza alla terza edizione del Memorial. Non sono mancato in nessuna delle precedenti edizioni . Manifestazione bellissima , migliora anno dopo anno. Gianni dall’alto veglia su di noi. Un torneo che migliora edizione dopo edizione con la partecipazione di una squadra professionistica come la Lazio. Tutti siamo usciti vittoriosi ,non ci sono vincenti e perdenti. Parliamo di una giornata di sport. L’amarcord rossoblù Ho il sangue di due colori :rosso come tutti con un colore in più , il blu in onore della magica Casertana. Per me è un onore aver giocato ed essere di Caserta anche se sappiamo tutti delle vicende calcistiche che sta attraversando la Casertana sperando quanto prima che possa tornare a grandi livelli. Son fiducioso che come tutte le grandi sparite dal calcio anche la Casertana potrà tornare a grandi livelli. Saluto i radioascoltatori di RadioCasertaNuova ed Enzo Di Nuzzo mio carissimo amico. Colgo l’occasione della radio per precisare una cosa: l’anno scorso sono stato vicinissimo l’estate scorsa al ritorno in rossoblù. E’ anche fastidioso quello che si dice ogni anno nei miei confronti. Oggi ho l’occasione per chiarire l’1% di quello che si dice . Io ho sempre dato la mia disponibilità a Caserta:sono state sempre persone intorno alla Casertana a non volere il mio ritorno in rossoblù. La passata stagione calcistica avevo dato la mia piena disponibilità. Mi sono incontrato con dei dirigenti ma non faccio nomi per correttezza. Caserta deve sapere che la Casertana è circondata da persone che non vogliono il bene della squadra. Io non ho giocato quest’anno, avevo dato la mia piena disponibilità per far parte di questo gruppo. Non mi è stata data la possibilità. Non era niente vero che non mi ero accordato per una questione economica, non era affatto vero. In radio tanti i messaggi di sostegno e affetto soprattutto dal Rione Acquaviva  Un grazie a tutti i radioascoltatori e sportivi che mi sostengono sempre . Oggi un allenatore bravo deve essere un motivatore. Oggi il Barcellona è la squadra esempio del calcio mondiale. A Guardiola vanno dati dei meriti ma i giocatori vanno motivati sempre.Ci vuole cattiveria agonistica e leale. Ho fatto un campionato intero sull’erba sintetica , è un calcio totalmente diverso. Prima bisogna avere prima la struttura poi la società. Ad Avellino l’incontro di calcio tra vecchie glorie in memoria di Adriano Lombardi  Mi ha fatto piacere la telefonata di Avellino per ricordare la gara in memoria di Lombardi. Ho avuto tanti allenatori ma ricordo il mister Lombardi in modo particolare. Sono amico della famiglia Lombardi essendo amico della moglie e delle due figlie. Essendo stato 5 anni ad Avellino, andavo spesso a trovarlo insieme a Vincenzo Riccio :entrambi siamo stati scoperti da lui. Adriano Lombardi ha sempre lottato fino alla fine . Un giorno chiamai la moglie e dissi che non sarei andato più a trovarlo. Non riusciva più nemmeno a parlare e leggeva attraverso un tabulato. E’ scomparsa una delle poche persone vere del mondo del calcio.  L’affetto della gente  Più che calciatore, sono tifoso rossoblù. Colgo l’occasione per ringraziare Mario Fantaccione per l’invito dandomi l’opportunità di passare tre ore piacevoli conoscendo dal vivo persone che sapevo solo di nome.Ringrazio RadioCaserta Nuova e sempre forza Casertana”.




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