Pepsi, c’è poco da commentare: a Teramo l’ennesima umiliazione



Ennesimo ko per la Pepsi

Ancora una sconfitta, l’ennesima. Una prestazione da dimenticare anticipata da un fuoco di paglia all’inizio. Quando dopo 5 minuti di gioco siamo 10-2, con Williams e Bowers inarrestabili, sembra la rinascita dalle ceneri di una squadra, tant’è che si va anche a controllare il tabellone dei risultati sugli altri campi per dare un occhio alle possibili combinazioni. E’ un fuco di paglia. la tripla di Zoroski, il bel gioco di De La Fuente armano la mano di una Teramo che ha in mano il suo destino e decide di arrivare all’ultima giornata con 2 risultati su 3. Da qui in poi è un’ecatombe. Diener, ancora Zoroski e Fultz che esce dalla panchina sparano da tre in maniera impressionante. Fletcher si fa valere sotto canestro, facendo reparto da solo mentre Davis è in panchina e Young è poco un fattore. La Banca Tercas domina e dopo un primo tempo mal giocato dalla Juve, il punteggio al 20′ è 44-30. Quando piove grandina. Zoroski si alza dal palleggio e realizza un’altra tripla. Sacripanti, unico a crederci, mette la zona 2-3, ma non serve, la difesa è un colabrodo e Davis schiaccia in transizione per due volte. Sotto di più di 20 punti, anche l’Inferno fa brutti gesti alla squadra, un roster che perde palloni su palloni, non degni nemmeno del campionato Uisp. Polonara si fa vedere molto presente a rimbalzo, ma la gara è già in archivio, nonostante Jones metta un 2+1 ed Ere una super schiacciata che valgono però solo il 56-42. Quando la gara sembra essersi attesta sul -14, arriva la bomba di Zoroski, che sembra chiuderla, prima del canestro e fallo di Williams. Teramo abbatte i record di falli fatti in un quarto, ma Caserta continua a sbagliare liberi e subisce i canestri dalla vernice prima di De la Fuente e poi la schiacciata di Fletcher. Sulla sirena del 3^ periodo ci pensa Fultz a mettere in tondo il punteggio con il jump del 67-47. Il quarto periodo è preda dei corvi, puro garbage time. Si attende la fine delle ostilità, tra le triple di Fultz e Zoroski e il dominio di Fletcher vicino ai tabelloni. Solo quando i buoi sono scappati dall’ovile e ci sono i giovani di Teramo sono in campo, Caserta si ricorda come si gioca, piazzando 4 bombe in fila con Di Bella ed Ere (fino al -13), ma poi ci pensa De La Fuente a chiudere la gara con egual moneta, sempre dai 6,75. Finisce 88-77 tra la gioia di Ramagli e Teramo per una salvezza insperata e a pochi passi conquistata sul campo, con tante chances domenica a Bologna.




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