Gaetano Romano: ”Un onore terminare la carriera al Gladiator”



Gaetano Romano

Idolo della tifoseria nerazzurra tutt’oggi è il Cigno di Arzano Gaetano Romano. Tre anni vissuti in nerazzurro con due promozioni consecutive e una C2 disputata in modo molto dignitoso, “Sono stati tre anni straordinari che hanno dato il là ad una carriera bellissima, e dove mi sto togliendo ancora tantissime soddisfazioni, grazie anche hai 3 anni col Gladiator”. Con la casacca nerazzurra ha siglato 65 reti, chiediamo a Romano qual è stato il gol più bello, “Ho segnato 65 solo in campionato non mettendo quelli di Coppa Italia, e sono stati tutti fantastici, però se devo sceglierne uno in particolare, sicuramente quello di Foggia in serie C2 sia perché era un pallonetto da 25 metri, e poi fatto davanti a 10000 spettatori, ci fu’ un applauso di tutto lo stadio”. Tre anni vissuti intensamente sicuramente saranno stati molti i momenti indimenticabili, “Ogni anno ci sono stati dei momenti belli, non ti saprei dire uno in particolare, forse il primo anno di Eccellenza. Di momenti ci sono stati tantissimi perché si era creato un gruppo fantastico che poi abbiamo portato avanti per tre anni”. Il Gladiator era una macchina vincente, e Romano rivela il segreto di quelle vittorie, “Un grande gruppo, una società sempre vicina e una programmazione con persone competenti, e tutte queste componenti hanno portato tanti successi e tante vittorie”. Attualmente il sodalizio nerazzurro non attraversa un buon periodo della sua storia, “Per non arrivare i successi vuol dire che non si sta programmando con impegno, e quello che posso dire alla società, di far vivere alla città quei momenti che hanno vissuto in quei 3 anni che sono stato io e i mie compagni, perché questi sono tifosi che meritano palcoscenici diversi dall’Eccellenza, e poi io in particolare li devo ringraziare perché come io ho dato tanto a loro, loro hanno dato tanto a me”. Infine siccome è un idolo molti sognano un ritorno di Romano, e il Cigno di Arzano non si tira indietro, “Sarebbe un onore, però torniamo sempre al fatto che se non si programma con impegno e professionalità, sarebbe inutile, non serve il Romano per risolvere i problemi, servirebbe un progetto importante con dei giocatori importanti, con o senza Romano lo merita la città, comunque per me sarebbe un onore”.




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