Taekwondo Caserta, altra incetta di medaglie

Altra gara altre medaglie: la storia si ripete per i ragazzi del Taekwondo di Caserta. Cambiano gli atleti, cambiano le competizioni, restano i risultati. 5 infatti le medaglie su 6 partecipanti per i giovani campioni del Benefit Club che hanno partecipato al Torneo Golden Point per i nati nel 2001. Tutti alla prima esperienza di combattimento, i ragazzi del M° Fusco hanno gareggiato come atleti consumati conquistando 2 medaglie d’oro, 2 d’argento e 1 di bronzo. Al primo incontro della giornata arriva il primo oro ottenuto da Aurora Lino nella categoria -48kg cinture verdi e blu. Nonostante l’emozione, Aurora gestiva benissimo la finale battendo la malcapitata avversaria per oltre 10 punti. Bella prestazione anche di Giuseppe Guida nella -38kg cinture bianche e gialle, che travolgeva in semifinale il suo avversario per 10-1. Più combattuta la finale, che comunque aveva uguale esito e terminava sul 9-6 assegnando il secondo oro alla squadra casertana e il primo al giovane campione. Medaglia d’argento per Benedetta Iannucci nella -27kg cinture bianche e gialle che affrontava un’atleta più esperta e fisicamente più grossa a cui doveva arrendersi nonostante una gara condotta sempre all’attacco. Secondo posto e medaglia d’argento anche per Pasquale Boiano, che si imponeva con una prestazione accorta e intelligente in semifinale nella categoria -42kg cinture bianche e gialle. Non riusciva però a bissare il risultato in finale anche per motivi di stanchezza e doveva accontentarsi della seconda piazza. Terzo posto e medaglia di bronzo invece per Renato Lanziello nella -45kg cinture bianche e gialle che doveva capitolare in semifinale contro un avversario molto preparato. Infine tanta sfortuna per il bravo Giuseppe Zampella che ai quarti di finale non si vedeva assegnati diversi punti e in particolare, dopo un incontro molto intelligente tatticamente, sotto di una lunghezza, metteva a segno un colpo da 2 punti che lo avrebbe portato in vantaggio a 1 secondo dalla fine, ma che non veniva visto dai giudici.