Ulivi: “Alcuni giocatori del Quarto non fanno vita da atleti”



Ulivi

Fatale la sconfitta interna contro il Real Volturno per il Quarto dei giovani. Al termine della gara mister Ulivi ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili. Ormai qualcosa si era rotto, qualche sentore lo si era avuto ed ecco togliere il disturbo per il bene della squadra .”La partita contro il Volturno è stata atipica- commenta l’ex tecnico -. Al pronti via nonostante le mie raccomandazioni abbiamo subito gol.  Dopo un quarto d’ora siamo rimasti in inferiorità numerica  e la partita si è fatta in salita. Abbiamo subito il raddoppio e accorciato le distanze sul finire del primo tempo. La partita è stata condizionata dagli episodi iniziali. La mia decisione non è dipesa dalla sconfitta di domenica ma dall’andamento dell’ultimo mese e mezzo. L’attacco Alla fine si è scoperto che parecchi ragazzi non fanno vita d’atleta: c’è chi gioca a calcetto o chi lavora di notte l’ha nascosto. Alla fine l’atleta ne risente fisicamente. Tante piccole cose che messe insieme hanno la loro rilevanza. Ho ritenuto nell’interesse del Quarto e del presidente prima che cominciasse una crisi irreversibile dare una scossa all’ambiente. Il presidente ha capito e ha accettato la mia decisione. Fin quando lo spogliatoio è stato unito, ho fatto grandi risultati. Ho visto un certo rilassamento .I ragazzi ormai credevano di battere chiunque nonostante i miei inviti a fare una vita normale e regolare nel loro interesse. Immaginavo che questi ragazzi potessero ambire ad altre categorie. Un mese fa eravamo quarti in classifica. L’illusione dei play off Devo dire-ammette- che questa parola ha ubriacato tutti forte dei risultati che arrivano.  Ci vuole sempre grande umiltà e professionalità fuori dal campo. Quando conduci una vita irregolare, in campo si vedono i risultati. Allenarsi significa essere sempre concentrati.Quando contemporaneamente al campionato si disputano partite di calcetto, non si fa altro che creare quella pesantezza nel fisico quando nella settimana puntiamo alla velocità e resistenza. Le prestazioni della domenica sono molto più importanti di una partita di calcetto. Si è vanificato tutto con questo comportamento che mi ha molto deluso Il mistero delle dimissioni. Non c’è stato alcun errore da parte della società: le mie sono dimissioni irrevocabili e non parliamo di esonero come ho letto da qualche parte. Rivolgo il mio più sincero in bocca al lupo per trovare le motivazioni giuste per uscire da questo momento negativo. Parliamo di bravi ragazzi che quando s’impegnano da professionisti, riescono a fare ottime cose. Sono rimasto in ottimi rapporti sia col presidente che col direttore Cotena augurando loro un grande finale di stagione. Rinuncio con piacere allo stipendio perché ritengo doveroso dare la scossa all’ambiente. Ho sempre puntato sui giovani contando sull’apporto degli elementi di esperienza. Ricordo la grossa partita fatta  Volla perdendo immeritatamente. Ora si deve trovare quella giusta serenità per dare quei 3 punti fondamentali della tranquillità. Auguro al presidente di brindare quanto prima a una salvezza meritata .”




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