Che la sfida con l’Ebolitana fosse ‘particolare’ lo si era capito alla vigilia quando un sorprendente comunicato del club annunciava, sotto espressa richiesta della questura di Salerno, il divieto di trasferta per i tifosi rossoblù a 24 ore dal fischio d’inizio. L’emittente Teleprima ha ovviato al problema trasmettendo in diretta l’incontro. La domenica del ‘Dirceu’ però ha riservato continue sorprese. Con la troupe di Teleprima abbiamo raggiunto l’impianto ebolitano con largo anticipo. Dopo aver sistemato le attrezzature ci siamo messi in attesa dell’incontro. Intorno alle 12 un gruppo di tifosi eburini è entrato allo stadio per sistemare gli striscioni. Vedendo le telecamere a bordo campo e in tribuna hanno iniziato a minacciare pesantemente tutto lo staff dell’emittente. Dopo una lunga ‘trattativa’ gli animi sono tornati sereni. Con l’avvicinarsi dell’incontro invece le cose sono peggiorate. Alle 14.15 circa infatti, un sostenitore locale (aveva la sciarpa della squadra…) è salito in tribuna stampa aggredendo me e un collega presente. Prima fisicamente (senza gravi conseguenze) poi verbalmente. Circa 30’ dopo è stata la volta di altri personaggi del posto che si sono letteralmente piazzati vicino alla nostra postazione facendo capire chiaramente di dover esaltare la capolista per evitare ripercussioni. Shoccato per l’accaduto e per le continue minacce, ho posto l’accento sulla prova dei biancazzurri sottolineando errori degli avversari ed enfatizzando il gol di Palumbo. Per tornare in sede abbiamo dovuto attendere la scorta di un carabiniere e la nostra macchina di servizio che quasi ‘clandestinamente’ ci ha fatto salire a bordo riportandoci verso Caserta. Al ritorno ho scoperto di essere stato accusato di fare il tifo per l’Ebolitana. Insomma: dopo aver rischiato per i rossoblù e nonostante la pericolosità della trasferta ho assolto in pieno al mio compito di giornalista, devo ricevere accuse gratuite e infondate da chi non consoce i fatti e vuole sfogare la propria frustrazione sul sottoscritto. Oltre il danno anche la beffa. Credo che chiunque si sarebbe attenuto alle ‘direttive’ del pubblico locale.
