Gymnasium, il derby e il sogno playoff



Il Gymnasium in azione

Nessuno avrebbe potuto pronosticare un Gymansium così in alto a tre giornate dalla fine. Se è vero che la squadra casertana deve ancora riposare e ha quindi un turno in più rispetto ad alcune avversarie dirette (nonchè tutte le differenze canestri a sfavore), quello fatto dal gruppo di coach Natale è un'autentica impresa costruita con grande sagacia tecnica e coi giusti tempi dal coach Casertano che davvero da tre anni a questa parte sta facendo i miracoli. Squadra sempre competitiva, crescita delle giovani, successi importanti e decisivi. L'anno scorso l'accesso alla fase ad orologio, quest'anno il matematico ingresso nei playoff, con ben 10 vittorie, un risultato che non si vedeva nel rollino di marcia da parecchie decadi nello scout all'ombra della reggia. Forse probabilmente quello che manca a questa squadra è un pubblico caloroso pronto a sostenerla e farle fare quel salto di qualità in termini di agonismo. Pensi Caserta e qualcuno si aspetta di trovare quella grande trascinatrice esperta alla “Anna Guida” per intenderci, che conduce un gruppo: nulla di tutto questo. La forza di Caserta è nel saper conciliare bene tutte le situazioni di gioco, attaccando bene e con continuità e difendendo aggressivamente dal primo all'ultimo possesso. Non c'è la leader designata a cui dare il pallone, anzi, quando spesso s è cercato di trovarla, magari nelle sorelle Margio, non è ami andata bene e la squadra non ha superato neanche i 40 punti. Nelle ultime gare invece, a fronte di un calo forse di intensità del gruppo si è avuto un tripudio di coralità. Simile ad un'orchestra sinfonica, vari crescendo di passaggi, scarichi, tagli hanno fatto impazzire le difese di Messina e Orlando. Ci hanno provato con tutti i modi a fermare le apette, zona fronte pari e dispari, box and one, raddoppi sistematici ma niente. Se caserta fa circolare la palla come sa trova sempre un tiro fuori dai 6,75 piedi per terra ad alta percentuale. Se Caserta va dentro, le sue lunghe, con Minadeo in prima fila, sanno usare bene il proprio fisico e appoggiare di tabella o in giravolta, e se c'è l'errore è un continuum di intensità nel cercare il rimbalzo. In difesa poi arriva il tocco del “mago” coach Natale. Pressing asfisiante sul portatore, tiri difficili concessi mai sbavature, anche con la zona in campo, senza mai avere la “coperta corta”. E' un gym

nasium 5 stelle extra lusso, con una Minadeo tornata ai suoi massimi, che giostra bene in vernice e realizza sempre i canestri decisivi. Una Nuzzo che lotta e fa sentire il peso della fascia di capitano sul suo braccio quando c'è da prendere rimbalzi pesanti. Dalla panchina poi per il settore lunghe entrano una Di Cresce che, da veterana, ha l'esplosività di una under e la voglia di lottare e non cedere mai un centimetro. Come poi non dimenticare la 94' Antonetti, che è limitata nel minutaggio sì, ma è di sicuro una grande atleta con tante frecce in faretra. soluzioni dal palleggio, in jump e grande fisico e capacità a rimbalzo. Coach Natale ne sta centellinando l'uso, ma peer i playoff potrebbe essere l'arma chiave. Se abbiamo detto che la chiave del gym è la sua capacità di giostrare bene il ritmo, molto è dovuto al gran pacchetto di esterni. A parte Claudia e Roberta Margio, che tendono a prendere i loro tiri e a creare anche senza ritmo, è anche in questo caso la panchina a risultare decisiva. Di sicuro, quando Donatella Del gaudio entra dalla panchina riesce a spaccare le partite. Riesce a leggere sempre con puntualità la difesa avversaria, ad avere il coraggio di buttarsi dentro e subire contatto, di servire con i giusti tempi le compagne dentro e fuori. Se riuscirà a frenare la sua irruenza in difesa, che spesso la porta a commettere qualche ingenuità solo per la tanta voglia di recuperare un pallone, abbiamo in casa un play pronto e maturo. Come però non citare la crescita esponenziale di chi come Natale e Guastaferro ha saputo tra la seconda fase dell'anno passato e quest'anno conquistarsi un ruolo da protagonista. Sabrina Natale, 94', è una guardia con grandi doti tecniche e balistiche, che fa prima della difesa il suo punto di forza, ed è spesso piazzata sul “cervello” della squadra avversaria, e, potete scommetterci, a fine gara il risultato per la squadra ospite è quello di encefalogramma piatto. Se riesce a trovare ritmo in attacco, diventa devastante, dato che oltre al talento è dotata di una gran dose di coraggio e incoscienza che la portano a superare i propri limiti. Guastaferro, nonostante qualche problemino fisico ha saputo costruirsi il suo ruolo con grande tempismo e con un buona crescita. Probabilmente la sua spregiudicatezza in attacco deve ricevere qualche punto in più, ma la sua dedizione e la sua costanza nell'ascesa sono le armi in più dalla sua. Ultime, ma non meno importanti, completano il roster Sarcinelli e Pastore, che sebbene non ricevano sempre tanti minuti, sanno metterci il cuore quando sono chiamate in causa. E' un Gym di grande lotta e sacrificio, e il derby intanto si avvicina…



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