La Pepsi riscrive la storia: battuta la corazzata Montepaschi



La gioia di coach Sacripanti

Pubblico delle grandi occasioni al Palamaggiò che accoglie con uno striscione di pura rabbia contro l’ex di turno Michelori. Sorprese alla vigilia: tra i senesi manca Stonerook, rimpiazzato da Ress, nel quintetto di Caserta invece c’è Garri al posto di Williams. Primo quarto che va a strappi. La forza fisica di Siena in difesa unita a contatti sporchi troppo spesso mai fischiati ai toscani permette alla truppa di Pianigiani permette un primo allungo Mensana sul 5-0 al 3’. Bowers sembra l’unico a poter riuscire a mettere a referto i punti casertani, la sua energia diventa la chiave dell’attacco, ma dopo 4’ il punteggio non si schioda dal 4-5. Qui Caserta si sveglia e arma la mano dei suoi arcieri. Jones e Di Bella colpiscono dall’arco, Ere va col tiro libero supplementare e Siena va col timeout (13-2 di break). Sotto 13-7 Siena si trasforma. Ovvio che la scossa arriva dalla panchina con Jaric e Kaukenas  piazza 12 punti in fila senza dare possibilità di risposta ai casertani. Jones con una tripla senza costruzione spezza il forcing, ma nel finale un discutibile tecnico alla panchina di casa permette alla capolista di andare a referto per 4 volte dalla lunetta e chiudere agevolmente  sul 16-25 al 10’. Ripresa che si apre con l’ingresso di Williams e la sua energia a pochi centimetri dal ferro. Koszarek e il solito gioco in post basso riportano la pepsi fino al -2, ma qui Lavrinovic mostra tutta la sua classe piazzando una tripla quasi impossibile con JJ a pochissima distanza. Kaukenas trova autostrade in penetrazione e arriva varie volte al ferro. Anche Aradori piazza la tripla e Sine a che vola sul +10 al 16’, prima che arrivi Colussi a spezzare la verve dei  verdi toscani.  Si gioca punto a punto, con Siena che è costretta a cambiare il miglior Jaric della stagione per falli. I liberi di Koszarek valgono il -5 al 18’, poco dopo la tripla di Garri il -4, ma i tanti, troppi fischi a sanzionare ogni minimo soffio contro i casertani, regalano ai marziani di Pianigiani liberi e punti facili.

La difesa della juve lascia tanto a desiderare e viene infilata sistematicamente da Zisis e Kaukenas (già a 15 punti con 6/6 dal campo). Al 20’ lo scarto è 45-51, con Caserta che deve ringraziare uno strepitoso Garri negli ultimi minuti che piazza 7 punti di vitale importanza oltre a prendere preziosi rimbalzi.  Terzo quarto pirotecnico con le squadre che si rispondono continuamente da una parte e dall’altra a suon di triple. Zisis vs Jones in apertura, ma i senesi riescono sempre ad avere 5-6 punti di vantaggio. Ma Caserta c’è  e conquista  il campo con un attacco preciso e con scarichi sempre aperti che aprono la strada per le triple piedi per terra di Ere e Jones . La Juve apre un parziale di 13-0 che rigira la partita completamente e fissa il 69-62  al 28’. Sono però due minuti di fuoco, con Siena che si affida a Jaric per risollevarsi. Arriva però il 4^ fallo per Jones e alla terza sirena siamo 73-65. Ultimo periodo che si apre con un’altra brutta tegola per la Juve, il 4^ e 5^ fallo anche per Garri, entrambi discutibili. Carraretto ringrazia con 3 liberi, ma dall’altra parte ne arrivano altrettanti da Koszarek, bravo a subire il contatto da Zisis fuori dall’arco. Tanti contatti, Caserta ha tutti i lunghi a 4 falli, e in attacco trova uno 0/2 insolito da Koszarek. Anche Siena (già in bonus) si affida alla lunetta, ma Lavrinovic fa 2/2 e siamo 76-70 al 33’. Tensione che si taglia a fette, palloni pesanti. Caserta si sveglia col jump di Ere dall’angolo, ma un 2+1 di Kaukenas e un feed away di Lavrinovic riaprono i giochi sul 78-75 al 35’. Arriva però la risposta di Koszarek col trio dall’arco. Si gioca alla morte su ogni possesso. Moss va col gancio da sotto,  Jones fa 172 dalla lunetta, +5 a 3’20”. Arriva la mazzata per Siena, Carraretto sbaglia da solo un rigore, Di Bella invece colpisce dall’arco implacabilmente e siamo 85-77 a 2’56”. Si segna davvero col contagocce, Rakovic colpisce da sotto per gli ospiti, Di Bella dalla lunetta per la Pepsi. Moss riapre i giochi con la tripla e poi glia arbitri non concedono un fallo voluto e vistoso dello stesso ex Bologna su Jones.  Rakovic ringrazia e firma il -3 dei suoi nella più totale confusione, ma a 17” va Di Bella in lunetta per un tackle di Zisis. Il capitano fa 2/2 e chiude i giochi, finisce 89-84, impresa Juve.



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