Boemio: “Ci mancano cinque punti per la salvezza, poi potremmo parlare di altro”



Antonio Boemio

Brucia la sconfitta in casa Intercasertana contro un Sant’Arpino cinico che ha creduto nel risultato positivo fino alla fine. Nessun dramma in casa Intercasertana ma voglia di ricominciare sin da subito. Il prossimo turno propone la supersfida Intercasertana-Acerrana  gara ad altissima intensità.L’esperto centrocampista Antonio Boemio non perde di vista gli obiettivi d’inizio campionato : “Fa male perdere in pieno recupero ovvio ma voltiamo pagina e pensiamo al prossimo turno. A noi mancano 5 punti per la salvezza, poi potremo fare altri discorsi. Ora ci troviamo lassù grazie al lavoro di squadra e compattezza di tutti noi.  Facciamo un grande lavoro sul campo”. Si parla poco di Intercasertana “A volte-sottolinea- questo è un vantaggio , i giornali non parlano mai di Intercasertana. L’elogio va a tutti questi ’92, ’91 e ’90  che fanno sacrifici e affrontano tutte le partite come se fosse la prima. Ho cominciato con le giovanili della Sampdoria, con l’Albanova e Alessandria. Alla fine ho scelto l’Intercasertana perché è una società fantastica con persone squisite. L’allenatore Carnevale farà molta strada”. Il mondo del calcio scende in campo per una nobile causa : regalare un sorriso a chi soffre “Ho una bimba affetta –dice da una malattia rarissima genetica :l’unico caso in Italia. Ho creato un’associazione ,una Onlus che si chiama Isi ( ialinosi sistemica infantile dal nome della malattia). L’ho fatto per regalare un sorriso a questi pochi bimbi: un sorriso alla vita . Grazie a tante persone e amici sto riuscendo a finanziare un progetto per la ricerca sperando un giorno  si possa parlare di guarigione  .Il 14 dicembre abbiamo fatto una grande festa in un teatro col nostro testimonial dell’associazione Errico Variale e Monica Sarnelli ,Luca Sepe, Manganiello dei Tappi, Radio Kiss Napoli , il maestro Campagnoli, Massimo Burgada, i Terra Sonora: è stata una bellissima festa. Mia figlia ha avuto una rigidità articolare dopo pochi mesi dalla nascita: sono rimasto fortunato perché la diagnosi si ha verso i 4-5 anni per chi vive . Il 90% dei bimbi muoiono nei primi 3 anni , mia figlia ora ha 3 anni e 3 mesi : ha superato il periodo critico. Ho trovato un centro in Germania : sono partito 3 anni che non c’era niente. Ho messo su un gruppo di ricercatori svizzeri che hanno cominciato la ricerca. Con questi fondi fra 2-3 anni si può raggiungere la terapia”.

Toccanti, piene di emozione le parole di Antonio Boemio. In una società tutta dedita al consumismo e al superfluo, giusto contribuire anche con un piccolo gesto, una parola d’incoraggiamento per sostenere sempre e comunque la ricerca. Goccia dopo goccia per un domani radioso.




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