L’Alba Casale perde Cerullo e il patron alza la voce

Pesante squalifica per Agostino Cerullo dell’Alba Casale fermato fino al 12-01-2012 perchè, si legge nel comunicato, ‘afferava il polso destro dell’arbitro provocandogli dolore; inoltre, lo ingiuriava e minacciava’.

Avete letto bene: l’attaccante Agostino Cerullo per tutto il 2011 non potrà giocare e per metà campionato 2011-2012 nemmeno, reo domenica scorsa a San Castrese dove la gara si e conclusa 2 a 0 per i padroni di casa dicevo reo di aver difeso la palla che andava in fallo laterale e tra lo stupore di tutti l’arbitro assegnava la rimessa alla squadra di casa; da ricordare che Agostino Cerullo nella vita e un affermatissimo avvocato, alla notifica del direttore di gara ha fermato il cartellino con la mano subito dopo l’espulsione e andato nello spogliatoi senza proteste.

A questo punto direbbe il ragioniere Ugo Fantozzi mi e venuto un leggerissimo sospetto: vuoi vedere che il giudice sportivo ha letto che Agostino Cerullo gioca in una squadra che si chiama Casal di Principe? “E non posso pensare altrimenti afferma il presidente Turco Cirillo Francesco in settimana mi recherò dall’Avvocato Salvatore Colonna e mi dovranno dare delle spiegazioni altrimenti ci ritiriamo dal campionato. Non si puo continuare cosi; siamo stati a Teano e ci hanno trattato come bestie. Pensate neanche l’acqua ci hanno dato. Lo stesso comitato Regionale li ha multati per carenza igienica negli spogliatoi. Mentre da noi la domenica appena entrano negli spogliatoi trovano 22 roccobabbà oltre all’acqua e caffè tra il primo e il secondo tempo viene offerto del the caldo a calciatori e dirigenti ospiti ma tutto questo non basta, siamo Casalesi e questo basta ad un giudice sportivo. Io sono Casalese e ne vado fiero di rappresentare questa squadra afferma il capitano Iaunese sono loro che si dovrebbero vergognare, noi giochiamo gratis per puro spirito sportivo ma loro cosi ci intimoriscono mi spiegate come si fa a scendere in campo se non si puo chiedere nemmeno spiegazione all’arbitro, vedo altre società e lo leggo dai comunicati che scrivono loro stessi usando due pesi e due misure vergognatevi!