Guai in vista per la Casertana e stavolta arrivano dal Comune. Come riportato dal sito ufficiale uscasertana.it, il Questore ha dichiarato inagibile l’impianto di Via Medaglie d’Oro perchè mancano alcuni certificati di agibilità e sicurezza. Tocca a palazzo Castropignano risolvere il problema ma conoscendo le querelle che c’è tra le parti si rischia seriamente di trovare una nuova sede entro il 9 gennaio. Questo il comunicato del club: Appena nella giornata di lunedì l’inizio dei lavori per il rifacimento del tartassato manto erboso. Ma i guai del “Pinto”, vetusta struttura comunale che ospita le gare interne della Casertana, non sono certo finiti qui. Oggi il sopralluogo da parte del Questore di Caserta che già quattro mesi fa aveva evidenziato alcune importanti problematiche relative all’impianto di viale Medaglie d’Oro concedendo, allo stesso tempo, una agibilità provvisoria. A settembre l’impegno da parte del Comune a risolvere tali deficienze strutturali, ma questa “garanzia”, a quanto pare, è rimasta solo sulla carta. Anzi, neanche su quella: al “Pinto” sono necessarie una serie di certificazioni fondamentali per poter consentire lo svolgimento di un incontro di calcio aperto al pubblico. All’appello manca il certificato di prevenzione incendi, il collaudo statico del settore distinti ed anche l’agibilità della curva Nord (destinata ai sostenitori ospiti). Documentazioni che rischiano, quindi, di rendere completamente indisponibile il “Pinto” per le partite interne della formazione rossoblù. La “palla”, a questo punto, passa al Comune, proprietaria dell’impianto inaugurato alla metà degli anni Trenta e sottoposto nei decenni successivi ad importanti interventi di “restyling” (l’ultimo sostanziale con la costruzione della nuova tribuna nell’estate del 1991 dopo la promozione nella categoria cadetta). Fatto sta che, al momento, Caserta rischia di perdere la Casertana. Il prossimo incontro interno è in calendario il 9 gennaio quando il calendario propone la sfida con la Turris. Se non interverranno fatti nuovi la squadra rossoblù potrebbe essere costretta ad “emigrare” altrove.
