Juvecaserta in caduta libera e Berlino la travolge



Doornekamp contro i tedeschi

Caserta nel meraviglioso palazzetto dell’02 World di Berlino arriva senza pressione, ma vogliosa di vincere e di interrompere la striscia negativa di sconfitte. Il primo canestro della gara è di capitan Di Bella, da qui in poi si scatena Berlino che prende prima coraggio col solito Femerling che subisce subito due falli da Jones in un amen. Ibdihi guida con due canestri in fila ancora in vernice guida i suoi sul 10-4. Per la juve ci sono solo falli e palle perse, McElroy e Allen valgono il +10 al 7’(18-8). Koszarek prova a scuotere i suoi con una tripla, Jones poco dopo va col lay up, ma è un fuoco di paglia. Il primo quarto finisce e il tabellone dice 20-14. Ma i guai sono solo all’orizzonte. Uno tsunami si abbatte sulla Juve, che subisce una gragnuola di triple che la affossano alla cifra del termometro che c’è a Berlino città, parecchi gradi sotto lo zero. Williams si butta dentro e va col gioco da tre punti, ma viene caricato di falli e va ad accomodarsi, vicino al collega JJ, impalpabile. Marinovic piazza un break di 5-0 veloce, la difesa dei casertani si disunisce e inizia a grandinare: le triple dio Dragicevic, Schultze, Marinovic ancora, e le entrate senza opposizione di Jenkins firmano il 37-25 al 17’. Sembra finita, ma siamo solo all’inizio: 13-0 di parziale incontrastato per i tedeschi, che non trovano una squadra che li fronteggi. Il canestro di Colussi sulla sirena vale il -22 all’intervallo, 50-28, con Marinovic top scorer con 11 punti, 9 per Dragicevic e 8 per Ibdihi. Il dato della gara che meglio estrinseca lo score e la totale superiorità dei tedeschi è il dato degli assist, con 13 passaggi vincenti per i padroni i casa, capitanati da Jenkins a quota 4. Sul fronte Pepsi, non si salva nessuno, l’1/7 da tre è eloquente. Il terzo quarto si apre con 5 minuti di totale digiuno per ambo le squadre, in un contesto davvero poco degno della competizione europea. La Juve alza qualche tacca in difesa con le stoppate di Bowers ed Ere, ma l’attacco non c’è, e lo si vede quando nel timeout Sacripanti lascia nel timeout i giocatori parlare tra loro senza dargli indicazioni. Di Bella sblocca la situazione con due liberi, ma subito arriva la risposta di Bryce Taylor che concretizza un gioco da tre punti. Ere si sblocca con la tripla, magati un po’ troppo tardivamente (primi punti della sua gara). La Juve ancora si prova a riavvicinare con i liberi di Ere prima, con la penetrazione del capitano poi, ma la Juve aleggia sul campo e la musica dei Ghostbusters in riproduzione nella 02 Arena fa da perfetta colonna sonora alle azioni dei bianconeri. Williams con il tap in e dopo due rimbalzi di jones in attacco, realizza il -14 (56-42). Jenkins punisce con troppa facilità la difesa, ma prima il jump di Doornekamp, poi un libero di Williams riportano la Juve a -13, ma la magia sulla sirena di Jenkins punisce oltremodo la Pepsi, che chiude 60-45 al 30’. E’ ancora Williams a lanciare i suoi in una impossibile rimonta con un gioco da tre punti prima, e con un fallo subito importante che causa il 5^ fallo di un positivo Ibdihi. Ancora l’ex Pesaro è un fattore con una stoppata a Femerling, vanificato dallo sfondo di Jones, autore di una prestazione davvero opaca. Il body language della Juve è molto deprimente, con facce scure e che cercano i lacci delle scarpe, mentre dalla curva dell’Inferno, presente fino a Berlino in gran massa (più di 60 unità) piove il coro “andate a lavorare!”. Il resto è puro garbage time, finisce 79-62.




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