Siena vietata ai casertani “Penalizzata un’intera città”



I tifosi della Pepsi a Siena lo scorso anno

In relazione al provvedimento adottato dal Prefetto di Siena con il quale si dispone la chiusura del settore ospiti per la gara Montepaschi Siena – Pepsi Caserta, in programma domenica mattina nella città toscana, la Pepsi Juvecaserta – cui detto provvedimento è stato notificato nel pomeriggio di oggi –  conferma di non aver compreso la “ratio” dello stesso, visto che non risultano precedenti incidenti tra le due tifoserie tali da comportare l’adozione di una ordinanza che penalizza un’intera città, soprattutto laddove si va a notare che tale divieto non viene applicato ad un derby di calcio dove solo tre anni fa è rimasto ucciso un ufficiale di polizia. Appare francamente inspiegabile la impossibilità di gestire 100-150 persone – tale è il numero dei nostri tifosi generalmente presenti in trasferta – che, peraltro, su tutti i campi di Italia non hanno mai offerto occasione per giustificare interventi del genere. Tanto vale sia per le gare in trasferta che ancor più per le partite interne, dove, tra l’altro, proprio su richiesta delle competenti autorità, sono state investite ingenti risorse sia per la realizzazione di un settore ospiti pressoché “blindato”, sia per l’allestimento di un sistema di videosorveglianza capace di intercettare anche le targhe delle auto che transitano sulla statale che costeggia il Palamaggiò. Ci sono, pertanto, tutti gli strumenti per colpire, volendolo, qualche pseudo-tifoso che, eventualmente, in trasferta, ma ancor più in casa, non riuscisse a contenere il suo tifo nei limiti della correttezza. Resta, perciò, il rammarico per provvedimenti che tendono a reprimere piuttosto che a prevenire atteggiamenti irriguardosi nei confronti degli avversari e dei loro sostenitori. E non si comprende perché, pur sussistendo le disposizioni in merito, a tali pseudo tifosi, tutti noti ed identificati dalle forze dell’ordine, non vengano applicate, in maniera esemplare, quelle misure che pur esistono e che sono orientate a prevenire gesti dannosi di alcuni piuttosto che a mortificare una intera tifoseria, una città ed una società da tempo è attivamente impegnata, in campo sportivo, sociale ed amministrativo, a smentire i dannosi luoghi comuni che da anni attanagliano questa terra. Resta inteso che la Pepsi Juvecaserta sarà sempre al fianco delle Forze dell’ordine nel combattere qualsiasi forma di protesta, costituendosi anche parte civile, ove occorra, auspicando che siano adottati solleciti provvedimenti nei confronti di reali colpevoli, evitando ingenerose e facili generalizzazioni.




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