Pepsi-Armani alla resa dei conti: in palio c’è il tricolore



I tifosi delal Pepsi Caserta

La virtù è un’entità soprannaturale che aleggia tra gli uomini, si concede a pochi e resta nascosta negli antri più sinistri del mondo, pronta  a rendersi visibile e a farsi bramare, sognare, conquistare. Siena sarà la solita extraterrestre, ma lasciatecelo dire cari amici toscani, è questa la serie che più ci fa innamorare della pallacanestro. Chiamatelo “scudetto dei terrestri”, chiamatela finalissima prima del 4-0 contro la mps, sta di fatto che domani sul parquet del Palamaggiò andrà in scena una partita epica, di quelle che difficilmente scorderemo. Milano concreta e cinica in gara 1 si prendeva il fattore campo, Caserta si prendeva con la sua difesa aggressiva e con la magia di Jones le gare di mezzo, ma veniva poi massacrata da un sontuoso Mancinelli in gara 4. Serie difficile da decifrare dove sono molti i fattori da decifrare. Fattore 6,25: è la questione del tiro da tre che incide molto. Se le squadre tirano alla pari, Milano è avvantaggiata, se Caserta prende la meglio col suo gioco rapido fa sfracelli, e se l’Armani va sotto pressione difficilmente sa uscirne. Fattore M: se Mancinelli, Maciulis, Monroe, Mike Hall e compagnia sono in giornata, per Caserta non c’è storia: il Mancio e il numero 7 in maglia rossa sono due spine nel fianco ( e nelle orecchie) per Jumaine Jones, che forse ha anche qualche problemino alla gamba, ma che ci sarà. Il lituano e l’ex Pavia, sono due giocatori davvero singolari. Joanis dovrebbe essere preso da ere che grande difensore sui tagli non è, quindi può avere spazi e e sfruttarli. Chris invece se troverà un Bowers “vero” potrà prendere pochi tiri facili, ma si sa che quando vede Caserta, il giocatore, che piazza una schiacciata Harlem a partita, ottiene sempre qualcosa in più. Fattore C: non quello che pensate, ma il fattore Caserta… Pubblico caldo che gremirà il palazo, squadra solida e unita intorno al suo capitano e alle sue stelle, coach sicuro e tranquillo col fatto suo. C come cuore, come carattere, come capacità di reagire e come certezza di aver fatto una grande stagione, comunque vada. Una partita molto bella di sicuro che tornerà a farci vivere le emozioni di quando una provinciale terribile targata Phonola fece cadere il colosso Philips in Lombardia. L’ennesimo confronto Nord vs Sud, e quello che è stato il confronto fra i vari D’antoni, Mcadoo, Meneghin, Riva, Pittis,Dan Peterson da una parte, e Gentile, Esposito, dell’Agnello, Oscar, Shekleford, Marcelletti dall’altra, potrebbe diventare storia molto antica rispetto ai tanti matchup di questa serie; Le zingarate di Bulleri contro la lucidità di Di Bella, la certezza di Finley contro l’incognita Koszarek;  le triple di Mordente  e Monroe, opposte alle croci e delizie Bowers ed Ere; La duttilità di Maciulis, la lotta di Mancinelli, Hall e Rocca, opposta al talento smisurato di Jones, al coraggio di Michelori ai centimetri e kili di Marquis. La difesa di Bucchi contro l’attacco di Sacripanti. Chi vincerà? Saimo sicuri solo di una cosa. “Sarà vera gloria… lasciando ai posteri solo la sentenza del risultato finale”.




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