Pepsi che grinta: la Lottomatica si arrende 70-65



Doornekamp a rimbalzo (foto di Gennaro Buco)

Caserta contro Roma, sfida intensa e ricca di spunti: i campani la spuntano in volata meritatamente e si portano 1-0 nella serie che replicherà domenica, sempre al Palamaggiò che, mai come in questa stagione, stasera ha fatto sentire la ssua voce. Kavaliauskas c’è, Hutson e Tourè no, Heytvelt è in panca ma scriverà ne sul taccuino. Boniciolli ha istruisto i suoi a dovere: pressing a tutto campo sul portatore e cercare di rallentare il ritmo. L’inizio arride ai capitolini che ci mettono la faccia e volano con le inchiodate di Crosariol e Winston e con l’ex Pana la Lottomatica chiude un 7-0 mortifero che fissa il punteggio sul 3-9. Con Ere in panca per falli,  e un attacco involuto, Sacripanti si gioca la carta Doornekamp e trova l’asso nella manica. Sono su due bombe consecutive a riportare sotto Caserta e a fissare la nuova parità. Roma ha scelto di difendere a uomo, ma con accoppiamenti singolari: Jones è marcato da Winston, Gigli si alterna sul numero tre o anche su Bowers addirittura, sfruttando anche la non eccelsa serata della guardia ex Gerusalemme che non riesce a indovinarne una. Così come Di bella, che lo si ricorda solo per molte, troppe palle perse. Un’isolation ben gestita da Jaaber e un jump di Crosariol mandano a riflettere le squadre al decimo: 13-16. Non si sa come ma sono questi due minuto a rivoltare la partita. Sacripanti sceglie la sua panchina e al fianco di Bowers mette Koszarek, Doornekamp, Martin e Michelori (questo perchè è Roma che aveva il quintetto lunghissimo) e Caserta vola. Una tripla e un gioco da tre punti ancora per il canadese della Pepsi, che è l’unico a centrare il bersaglio grosso dai 6,25. La tripla del 21-23 di Giacchetti segna la fine del secondo quarto di Roma che si arena inesorabilmente contro la super difesa di Sacripanti. Caserta si butta dentro e quando non scarica fuori  trova tanti falli dai giallorossi. E’ il cecchino canadese a bucare ancora la retina, ancora da tre punti  e a regalare il +9 che col 2/3 dalla lunetta di Jones manda Caserta alla pausa lunga 35-24. Pino Scaripanti lascia il suo mvp in campo e mette in panca l’opaco Ere, che così come tutti gli Usa , eccetto Jones che vola a rimbalzo (e a fine partita sarà doppia doppia con ben 18 carambole catturate)produce davvero poco. Roma parte fortissima e con un suoperlativo Giachetti rientra a -4 ma ancora le parole del timeout di sacripanti scuotono la Juve che torna a buttarsi dentro e a sfruttare la carenza di fisicità e centimetri nel pitturato: Kavaliauskas ringrazia ed è +10. C’è inoltre un nuovo Di Bella sul campo, alter ego di quello del primo tempo, che mette bombe importanti, mentre Roma getta alle ortiche la possibilità di rientrare sbagliando ben 4 liberi con Jaaber. Non basta il cuore di Datome, che Boniciolli utilizza solo dal terzo quarto, ma che sarà (assieme a Winston, totalmente dimenticato in questa fase mvp). Quarto periodo, e Boniciolli ci piazza la zona una 2-3 (adattabile con Winston cche scala a volte sulla front line, a volte sulla linea dei lunghi) che sfibra l’attacco di Caserta. La frustrazione in attacco fa difendere ancora peggio e Winston riporta i suoi fino al 58 pari. Ma Jumaine è un campionissimo e con un tiro da tre con fallo riallunga e fissa il risultato sui binari casertani. Il resto è punto a punto tra Caserta che si complica la vita con qualche libero di troppo errato, e Roma che non riesce a recuperare, fermata dalle stoppate di Doornekamp e di Jones che a fine di una gara strepitosa, “posterizza” (per dirla all’americana) Winston a corollario di un match meritatamente vinto, 70-65.




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