La Casertana riparte: ecco Campilongo 2.0



Mister Salvatore Campilongo (Foto Giuseppe Scialla)
Mister Salvatore Campilongo (Foto Giuseppe Scialla)

Quattordici anni fa aveva iniziato proprio da Caserta la sua carriera da allenatore. Salvatore Campilongo riparte da qui, da quello stadio Pinto che lo vide protagonista da calciatore per tre anni e mezzo. 98 partite e 41 gol segnati, un idolo della tifoseria e avversario sempre temibile. Quando l’allora presidente Trucco gli affidò la gestione tecnica (aveva iniziato come direttore sportivo), Campilongo capì che quel ruolo sarebbe stato il suo futuro. Dopo i falchetti ha allenato Ariano Irpino, tre anni a Cava, poi Foggia (che ritroverà subito sabato), Avellino, Empoli, Frosinone, parentesi a Nocera e Ischia. In estate, dopo l’inatteso stop nella trattativa con la Casertana,  aveva accettato al proposta del Rimini (serie D) destinato al ripescaggio in Lega Pro. Dopo la Coppa Italia rapporto interrotto in attesa di una chiamata. E quella è arrivata, in realtà, molto presto. Dopo la sconfitta casalinga contro la Juve Stabia, Sasà-gol fu chiamato dal presidente Lombardi circa la disponibilità ad allenare la Casertana. Poi Gregucci riuscì ad inanellare una serie di risultati positivi e non se n’è fatto più nulla. Fino a domenica quando lo stesso patron è tornato deciso alla carica: fuori un difensore dentro un attaccante. Un amante del 4-3-3, gioco spumeggiante e squadra da rivitalizzare soprattutto moralmente. E’ iniziata l’era di Campilongo, sicuramente più fortunata rispetto al suo predecessore.




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