Calvanese ceduto, il presidente onorario dell’Aversa Pasquale Corvino furioso: “Io compro e gli altri vendono. Il futuro? Lo valuterò”



Pasquale Corvino

La cessione al Rende di Calvanese ha aperto una crepa in casa Aversa. La decisione è arrivata dal direttore sportivo Caso con l’ok della dirigenza, ma il presidente onorario Pasquale Corvino non ha gradito la partenza del difensore. “Sono rimasto davvero sorpreso dal comportamento della società. Non sono stato avvisato e poi avevamo un accordo con il ragazzo. Ho fatto di tutto in questo mercato per recuperare quei calciatori di talento che si erano allontanati dall’Aversa e altri li hanno fatti andare via. E’ pur vero che sono un semplice sponsor e che comunque manterrò i miei impegni fino al termine della stagione, ma se ci sarà la possibilità di costruire qualcosa di importante in futuro sicuramente ci penserò attentamente poiché con Caso c’è la totale incompatibilità”. Anche sul fronte ambizioni Corvino è deciso: “Ho fatto arrivare ad Aversa giocatori importanti e stavamo costruendo qualcosa di positivo. E’ giusto però che la tifoseria sappia che mentre io acquisto gli altri vendono e francamente questo non mi sta bene”. Retroscena anche su Ciro Manzi che non si allena con i granata da una settimana: “Con il contratto firmato e un anticipo sullo stipendio ha voluto lasciare la squadra per andare ad Acireale. Per me pur essendo tesserato non giocherà, ma se andrà dai dirigenti dell’Aversa sicuramente troverà una soluzione consona alle sue esigenze. Per quanto mi compete sono uno sponsor e su queste vicende non ci metto più bocca”. Infine chiarisce il concetto: “La questione Calvanese è una questione gravissima poiché secondo il mio pensiero questa squadra era stata costruita tassello per tassello per poter essere la migliore del girone. Con Calvanese, Murolo e Manzi, nell’arco di due mesi, sarebbe diventata imbattibile. Purtroppo l’esigenza o il bisogno del pezzo di pane da parte di qualcuno ha distrutto tutto quello che con santa pazienza si stava costruendo. Adesso la situazione, secondo me, è irreversibile e se la squadra non dovesse raggiungere traguardi importanti o essere promossa la responsabilità sarà di chi ha fatto questa scelta scellerata di togliere un anello in questa catena che era perfetta. Un anello purtroppo insostituibile. Come sponsor ho fatto quello che ho potuto, chi ha fatto questo danno ne sarà responsabile a fine campionato. A questo punto rientro nei ranghi di semplicissimo sponsor e se la vedano loro per tutto e quando avrò tempo andrò a vedere qualche partita”.




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