Markovski: “Dobbiamo giocare un match da Eurolega a Milano”



Coach Markovski (Foto Filauro)
Coach Markovski (Foto Filauro)

Si ritorna nella cornice dei Salesiani e, precisamente, nella storia Sala Don Rua per la conferenza stampa di presentazione dell’impossibile sfida del Forum. La Juvecaserta, ultimissima a quota 0, rende visita ai campioni d’Italia dell’Olimpia Milano e certamente sarà durissima sbloccarsi proprio nel match milanese. A parlare, come sempre, è il coach bianconero Zare Markovski.

Una settimana psicologicamente difficile tra sconfitte ed addii. Come l’ha vissuta?



“Cerco di isolarmi e pensare al mio lavoro perché non vorrei essere preoccupato del resto. Se cominci a pensare alle sconfitta, alla classifica, a chi avrai nelle prossime partite penso che può essere solo un motivo per rendere di meno. Negli anni ho imparato a pensare solo a quello che posso fare io per la squadra”.

E’ lei, ora, il gm in prima persona?

“Non proprio in prima persona sul mercato, dovrei unificare le scelte che si offrono sul mercato. Prima ci pensava solo Atripaldi, adesso sono incaricato a fare le trattative insieme al presidente Barbagallo che è molto attento a quello che sta succedendo. I procuratori parlano prima col presidente e poi con me; abbiamo perso una pedina ma i punti di riferimento rimangono. Non posso tirarli indietro, dobbiamo essere veloci nell’aggiustare il roster”.

Gaines ha rescisso?

“No, non ha rescisso, domani partirà con il resto del gruppo. Sia chiaro che tutti sono sul mercato, nessuno escluso ma dipende da cosa offrirà il mercato per capire come ridisegnare la squadra”.

Com’è stata la settimana di lavoro?

“Ieri Michelori e Mordente si sono fermati, ci siamo allenati in nove ma abbiamo svolto un buon allenamento”.

Come procede l’inserimento di Tessitori?

“E’ un giovane promettente, sta dando un buon contributo in allenamento ed anche in partita, contro Trento, ha dato una mano”.

Come si ferma una corazzata come Milano?

“Durante una partita ci sono 150 scontri tra attacco e difesa, ovviamente in difesa dobbiamo negare la loro qualità mentre in attacco cercheremo di punire i loro errori. L’incognita è quanto riusciremo a togliere la loro qualità. Samuels? Abbiamo dei falli da spendere – risponde con un sorriso -. Non dobbiamo tirarci indietro, il risultato è scontato per l’opinione pubblica. Per noi sarà una partita di Eurolega, credo nel lavoro e non nei miracoli. Se abbiamo un’occasione per vincere dobbiamo coglierla non come le ultime quattro partite”.

Non avete nulla da perdere: è un vantaggio?

“A prescindere dall’avversario, dobbiamo dare il nostro meglio. Se l’avversario sarà distratto, visto che non c’è paragone tecnico, lo scopriremo solo durante la partita. I cambi che faccio, principalmente, sono per l’intensità difensiva: quando uno sbaglia in difesa, c’è il cambio proprio in quest’ottica ho fatto tante sostituzioni nel match con Trento”.

La sua cura ha migliorato l’attacco, ma la difesa?

“I miglioramenti offensivi ci sono stati, in difesa c’è una differenza nella qualità dei giocatori che difendono bene per 15” e poi soffrono. Non bisogna dare troppa pressione alla squadra che non sta vincendo”.

I tifosi sono spaccati, divisi, l’ambiente è caldo…

“Recuperiamo l’affetto della gente che ci segue, recuperiamo il loro affetto. La contestazione di lunedì non è stata piacevole, dobbiamo dare il meglio di noi stessi per rasserenare l’ambiente. In questo momento i tifosi hanno paura guardando la classifica, sta a noi dare serenità”.


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