In appena quindici minuti il Gladiator ha buttato al vento un risultato positivo che avrebbe potuto dare un segnale importante all’intero ambiente. Tra l’80° ed il 95° della sfida di domenica, i neroazzurri si sono sciolti come neve al sole ed hanno consentito al Monospolis di rinvigorire le proprie ambizioni di promozione.
Il crollo. Un crollo che, a detta dell’allenatore Nunzio Di Somma, è stato motivato dalla carenza di una condizione fisica adeguata ma, soprattutto, da un blocco psicologico che disarma gli atleti sammaritani, appena subiscono il primo colpo. Riguarda la forma fisica, la truppa capitanata da Bonavolontà sta risentendo delle diverse sedute di allenamento, non disputate nelle settimane antecedenti al testacoda di Matera. Seppur si tratti di un rifiuto di allenarsi per motivi leciti, quali il mancato pagamento delle mensilità arretrate, questo fattore ha influito in maniera negativa sull’esito di un match che da tutti gli addetti ai lavori era considerato “da ultima spiaggia”.
Scontri proibitivi. Un’etichetta che deriva dal fatto che nelle prossime tre settimane gli Audaci saranno ospiti prima del Taranto, poi riposeranno ed infine affronteranno l’ex capolista Marcianise nel derby al “Progreditur”. Un periodo di tempo in cui il sodalizio sammaritano rischia di non racimolare alcun punto, rimanendo conficcato in coda alla graduatoria del girone H e vedendo allontanarsi le rivali alla salvezza.
L’addio. Per di più, per la serie “le sorprese non finiscono mai”, il club della città del Foro è orfano da cinque giorni del preparatore atletico. Infatti da venerdì scorso il talentuoso Fabrizio Muto ha dovuto abbandonare l’esperienza neroazzurra, a causa di sopraggiunti impegni lavorativi che non gli avrebbero permesso di continuare l’attività con assiduità. Dunque, la situazione si fa ancora più complessa per una società che punta alla permanenza in Serie D ma che viene a mancare delle fondamenta, sia dal punto di vista societario che dirigenziale.
