Grande prova della Juve che sbanca il ‘Palasavelli’ di Porto San Giorgio interrompendo la striscia negativa di cinque sconfitte. Michelori migliore in campo. Finalmente si rivede Hannah, ottima prova di Brooks. Moore unico insufficiente.
Hannah 7: Due triple per aprire la partita. Nei primi venti minuti alterna buone giocate e dei momenti di standby. Nel secondo le buone giocate prendono il sopravvento e chiude con 17, 5 assist e 20 di valutazione.
Roberts 6: Di stima. Parte con il freno a mano tirato, ma poi ritrova atletismo e canestri che fanno tirare un sospiro di sollievo a Molin. Alla fine chiude a 10 e attimi di ripresa.
Vitali 6: Parte dalla panchina lasciando il posto a Mordente. Entra nel secondo quarto e sfrutta il suo momento. Mette più palla a terra e torna ad essere aggressivo sulla palla in difesa.
Brooks 7,5: Gioca interrottamente tutto il primo quarto. Riposa tanto nel secondo grazie alla vena offensiva di Scott. Si ritrova anche a giocare ‘5’, ma il risultato finale non cambia (17 punti).
Moore 4,5: Non la partenza a mille che ci si aspettava ed il lungo Americano va avanti tra luci ed ombre. Le ombre diventano tenebre restando seduto per tutto il secondo tempo.
Mordente 7: Parte in quintetto al posto di Vitali. Mostra immediatamente leadership e punti in campo. Giova della nuova visione di gioco voluta da Molin partendo dal pitturato e attacca di più il canestro.
Michelori 8: Entra e prende immediatamente possesso dell’area su ambo i lati del campo. E’ il faro dei bianconeri in attacco e difesa sciorinando una prestazione da: 16 punti e 7/8 dal campo.
Scott 7: Dopo i tanti minuti passati in panchina trova spazio e fiducia al tiro e chiude il primo tempo a quota sette punti. Nel secondo tempo riprende da dove aveva lasciato: 10 e 4/6 totale.
Tommasini 6: Entra per un paio di minuti nel secondo quarto. Si batte in difesa, ma incappa subito in due falli pesanti. Torna in campo per un altro scampolo di gara, senza sfigurare.
Molin 7,5: Parte con la mossa a sorpresa di Mordente in quintetto e continua a stupire tutto e tutti tenendo Moore in panchina palesando il suo bisogno di gioco in post basso che quest’ultimo non può assicurargli.
