Il Vitulazio è tornata ad essere quell’isola felice che in passato aveva attirato tanti commenti positivi da parte del panorama calcistico regionale. Da oltre due anni non si assisteva, nell’alto casertano, ad un campionato positivo, non oscurato dalle brutte figure ed i pessimi comportamenti tenuti in campo e fuori. La composizione di una squadra competitiva, curata nei minimi particolari dal ds Alessandro Vozza, e l’organizzazione introdotta dal presidente Enzo Cocco hanno ridato lustro ad una compagine che, da ben 21 anni, partecipa ininterrottamente al campionato di Promozione. Soddisfatto di questo magic moment il direttore sportivo Alessandro Vozza che si esprime sul rendimento dei suoi ragazzi: “In questa stagione la striscia positiva di risultati utili consecutivi, aggiornata ad 11 gare con la vittoria di Giugliano, è diventata il fiore all’occhiello di un gruppo (società e squadra) che vuole mettersi alle spalle le scorie del passato. Puntiamo a raggiungere la salvezza quanto prima. Penso che necessitiamo di altri nove punti per poter brindare al primo traguardo stagionale, il principale obiettivo di quella che io definisco come la stagione della rinascita del calcio rosanero”. A far traballare il record vitulatino, ci tenterà in tutti i modi il San Marco Trotti che, domani pomeriggio alle 14.30, farà visita a Stendardo&soci in uno dei big match del 19° turno: “Senza dubbio, il San Marco Trotti è la società che si è mossa maggiormente nella finestra del mercato di riparazione, mettendo sotto contratto calciatori di spessore come Pagliuca, Izzo, Noviello, Mazza e Spinosa. Noi giocheremo consci di non aver nulla da perdere, a differenza loro che si giocano i play-off, e cercheremo di confermare ancora una volta la nostra striscia positiva. Vitulazio candidato per i play-off? Molti mi hanno fatto questa domanda, ma io ho risposto sempre allo stesso modo: sarà un obiettivo solo nel caso riusciamo a salvarci con netto anticipo, altrimenti non abbiamo tempo per stare dietro a sogni irraggiungibili. Preferisco badare al sodo”.
