Alla conquista di Messina. Il Gladiator ha caricato le munizioni ed ha gettato le ancore per procedere allo sbarco nella terra siciliana. Alle 16 la corazzata nerazzurra forgiata dal presidente Lazzaro Luce e dal direttore sportivo Antonio Simonetti scenderà in assetto di guerra, sullo storico campo di battaglia del “Giovanni Celeste” di Messina, per disputare l’andata della finalissima dei play-off nazionali. Domenica, invece, avverrà al “Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere il ritorno, ultima occasione per entrambe le squadre di vincere i play-off e guadagnarsi il passaggio in serie D. La città sammaritana si è avvicinata con grande entusiasmo a questo crocevia finale della stagione. Malgrado oggi sia un giorno lavorativo, tantissimi sono i tifosi che partiranno alla volta della Sicilia sia in auto che in pullman per incitare la propria squadra che ha tanto bisogno di tale calore: 150 sono i tifosi attesi per la trasferta isolana. Le sette ore che dividono Santa Maria Capua Vetere da Messina verranno trascorse con l’euforia dei vecchi tempi e con la tensione che la partita odierna sarà decisiva. E’ vero che la partita di ritorno ha ben altro spessore, soprattutto per i nerazzurri che hanno la fortuna di giocare in casa, ma molto spesso nel primo round vengono già delineati punti di partenza in vista del secondo. Punti di partenza che potrebbero essere favorevoli alla squadra dell’allenatore Roberto Carannante come un risultato positivo (un pareggio o perfino una vittoria) o la realizzazione di uno o più goal. Come si sa nel calcio, tutto ruota intorno al goal ed infatti anche questo incontro metterà di fronte uno contro l’altro la squadra che di goal ne ha fatti di meno e quella che ne ha fatti di più. Infatti, la maggiore sfida che animerà la partita sarà il confronto tra la miglior difesa d’Italia dei siciliani, che hanno subito solo 8 reti tra campionato e play-off, ed il miglior reparto avanzato del Gladiator con 102 reti siglati (98 in campionato e 4 nei play-off). Nelle fila nerazzurre il più motivato sarà Giulio Russo, l’ariete di Meta di Sorrento che fino ad ora ha siglato 46 goal stagionali ed ha una voglia matta di saggiare la bravura della difesa protetta dal portiere Di Dio. In quest’annata il capocannoniere del girone A di Eccellenza campana ha bucato quasi tutte le squadre con cui si è confrontato ed è logico che voglia continuare anche contro i siciliani. Giulio Russo sarà il terminale offensivo del modulo di gioco che verrà schierato da Carannante. Come successo fino ad ora, il tecnico sammaritano ha sorpreso spesso gli addetti ai lavori con cambi di modulo dell’ultimo minuto ed anche questa volta non vi è nulla di certo. Nella rifinitura di ieri mattina è stato provato sia il 3-5-2 che il 4-3-3 scesi in campo nei due confronti contro la Turris Santa Croce. Il primo dovrebbe essere adottato come schema. In porta Iafullo verrà protetto dalla saracinesca formata da capitan Martone, Criscuolo e Noviello e dai fluidificanti Di Palma e Panariello (in sostituzione dell’infortunato Arietano). In cabina di regia Vitiello sarà affiancato da Di Pietro e Bizzarro mentre in attacco, poiché Rima non è al meglio, Bonavolontà agirà nelle vicinanze di Giulio Russo. Nel caso venga scelta la difesa a 4 subentreranno Luce e Mele al posto di Panariello e Bonavolontà. Dall’altra parte, l’allenatore Pasquale Rando, che non potrà essere in panchina per una squalifica di due giornate, risponde con un 4-4-2 classico che punta sulle doti realizzative di Buda, bomber messinese con 18 goal stagionali, per scardinare la retroguardia sammaritana ed acquisire un vantaggio in vista del ritorno di domenica in terra casertana.