Una vittoria che pesa, sudata, cercata e voluta. La Paperdi Juvecaserta supera la Consultinvest Loreto Pesaro per 86-76 al termine di una partita complicata, sporca, nervosa, ma proprio per questo tremendamente significativa. Decimata dagli infortuni e opposta a una squadra che non ha affatto rispettato la classifica, la Juvecaserta di Coach Lino Lardo trova nella ripresa energie, orgoglio e leadership per ribaltare una gara che all’intervallo sembrava poter scivolare via.
Un successo di sofferenza e cuore, figlio di una rimonta costruita con pazienza e difesa, e chiusa con freddezza nei minuti finali.
L’avvio è contratto e favorisce gli ospiti. Loreto Pesaro parte meglio, colpendo con Valentini da sottocanestro e con Tonucci per lo 0-5 iniziale. Brambilla prova a scuotere Caserta ma Valentini punisce ancora dall’arco. Serve il capitano: D’Argenzio penetra, segna e subisce fallo per il 6-8, poi Hadzic firma il pari (8-8).
L’equilibrio dura poco. Pillastrini colpisce dall’arco, un errore sanguinoso in fase difensiva spalanca la strada a Sgarzini per l’8-13 e Pesaro prende fiducia. Sperduto prova a tenere viva la Paperdi con una tripla, ma Terenzi risponde subito. I bianconeri sbagliano troppo, soprattutto dall’arco e Delfino allunga fino al 14-20, costringendo Lardo al timeout.
La chiusura del quarto è tutta ospite: Pesaro trova canestri facili e continuità dalla lunetta, mentre Caserta fatica a trovare ritmo. Il primo periodo si chiude sul 19-27, con più di un campanello d’allarme.
Nel secondo quarto il copione non cambia. Morandotti e Valentini continuano a colpire, mentre la Paperdi vive di fiammate isolate: Brambilla e D’Argenzio provano a scaldare il PalaPiccolo ma Pillastrini piazza prima i liberi e poi una tripla che vale il massimo vantaggio (27-38).
Caserta appare nervosa, imprecisa, troppo innamorata del tiro da tre. Anche dalla lunetta arrivano errori pesanti, come lo 0/2 del capitano. Hadzic e Keller provano a dare segnali di reazione ma Pesaro resta lucida e allunga fino al +14 con Lomtadze.
Solo nel finale la Paperdi riesce a ridurre leggermente il gap con qualche buona iniziativa di D’Argenzio e Hadzic. All’intervallo lungo il tabellone dice 39-49: partita ancora aperta, ma serve una svolta.
La svolta arriva nel terzo quarto. Non subito, ma lentamente, costruita possesso dopo possesso. Brambilla apre con un appoggio, Sperduto e Hadzic iniziano a mordere la partita mentre Pesaro perde brillantezza. Caserta stringe le maglie in difesa e comincia a correre.
Il momento chiave arriva quando Hadzic infila la tripla del -1 (50-51) e subito dopo D’Argenzio completa la rimonta con la bomba del sorpasso (53-51), facendo esplodere il PalaPiccolo. Pesaro prova a reagire con Morandotti, ma la Paperdi ora è padrona del campo.
Hadzic continua a colpire, D’Argenzio attacca il ferro con decisione e Sperduto piazza una tripla pesantissima per il 63-56. È il break che cambia volto alla partita: al 30’ Caserta è avanti, dopo aver ribaltato inerzia e punteggio.
Nell’ultimo quarto la Juvecaserta non si volta più indietro. Delfino prova a riaprire il match ma Radunic risponde con un canestro in caduta. Tognacci e Morandotti tentano l’aggancio dall’arco ma nei momenti chiave emergono personalità e sangue freddo.
Sperduto è decisivo: subisce fallo, segna e completa il gioco da tre punti (70-65). Subito dopo D’Argenzio piazza una tripla enorme per il 73-65. Pesaro prova a rientrare con Valentini, ma la Paperdi colpisce ancora: Sperduto dalla lunetta, assist per Lo Biondo e +10 bianconero.
Gli ospiti accorciano tra le proteste del PalaPiccolo, ma Caserta gestisce: Radunic è glaciale ai liberi, Brambilla infila la tripla dell’84-74 che spezza definitivamente la partita. Gli ultimi possessi sono amministrazione pura.
La sirena finale certifica il risultato:
Paperdi Juvecaserta 86 – 76 Consultinvest Loreto Pesaro
Una vittoria tutt’altro che semplice, contro un avversario combattivo e mai domo. La Paperdi dimostra di saper soffrire, reagire e crescere all’interno della stessa partita.
Prossimo appuntamento: domenica 21 dicembre, ore 18:00, al PalaCattani contro Raggisolaris Faenza
Lorenzo Torre








