Un’inchiesta della Procura di Roma ha portato ai domiciliari il direttore di un reparto ospedaliero della Capitale e un imprenditore attivo nel settore sanitario. Si tratta di Roberto Palumbo, responsabile della Nefrologia dell’ospedale Sant’Eugenio, e di Maurizio Terra. Per un terzo imprenditore, Giovanni Lombardi, è scattata l’iscrizione nel registro degli indagati senza l’applicazione di misure cautelari.
Lombardi è conosciuto anche fuori dall’ambito sanitario per il suo passato alla guida della Casertana Calcio tra il 2013 e il 2015. Oggi opera nella sanità privata e risulta coinvolto, nel territorio casertano, nell’organizzazione Vivamente, impegnata nel servizio di emergenza 118 in convenzione con l’Asl insieme ad altre associazioni.
Secondo gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Gianfranco Gallo, sarebbe stato messo in piedi un meccanismo finalizzato a favorire alcune strutture private accreditate. L’ipotesi è che il primario avrebbe orientato i pazienti dimessi dal Sant’Eugenio, ma ancora bisognosi di trattamenti dialitici, verso specifiche cliniche convenzionate, bypassando di fatto il percorso ordinario del servizio pubblico.
In cambio, il medico avrebbe ottenuto benefici economici indiretti. L’accusa sostiene che Palumbo avrebbe avuto un interesse occulto all’interno di una società privata del settore, la Dialeur srl, attraverso una partecipazione di maggioranza non formalmente intestata a suo nome. Le quote societarie, secondo la ricostruzione, sarebbero state suddivise tra Terra e Lombardi, mentre i compensi al primario sarebbero transitati sotto forma di stipendi e consulenze considerate prive di reale contenuto professionale.
Gli inquirenti descrivono un rapporto consolidato tra il dirigente pubblico e gli imprenditori coinvolti, ritenuto strategico per l’afflusso di pazienti verso le strutture private. Un legame che, stando agli atti dell’indagine, avrebbe garantito vantaggi reciproci e un flusso costante di prestazioni sanitarie a favore delle cliniche interessate.
L’inchiesta è ancora nella fase preliminare e le responsabilità saranno accertate nelle sedi giudiziarie competenti.








